Autore: Bimed

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La mia amicizia con Piero e Nico è cominciata qualche tempo fa per caso. Ricordo che è successo nel momento in cui il fotografo scolastico ha distribuito la foto che ha scattato alla nostra classe, la mitica IV B, nel cortile della scuola la settimana precedente. Rilegata in un graziosissimo passepartout colorato con tutti i nostri nomi stampati con un carattere a ricciolini. Una foto perfetta: inquadratura, luce, soggetto. Tutti volti sorridenti e gioiosi, tranne il mio, quello di Piero e quello di Nico. La maestra Pina si è un po’ innervosita guardandola ed ha esclamato osservando le nostre espressioni:…

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Le 4 M, avevano deciso di chiamarsi fin dall’inizio. M come Mega, M come l’iniziale dei loro nomi: i gemelli Massimo e Mirella, Michele e Maddalena. Dieci anni ciascuno, nati in città diverse ma nello stesso mese, a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, amici per la pelle da quando, tre anni prima, si erano incontrati nell’atrio del grande edificio che ospitava l’affollata colonia estiva. Anche quell’anno doveva essere una vacanza come tante: giorni passati giocando fra le onde o nel ‘fortino’ che avevano costruito nella pineta alle spalle della colonia e che continuavano a migliorare di anno in anno,…

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Pensatela un po’ come volete ma non venite a parlare a me di supereroi! A malapena riesco a prendere la sufficienza di ginnastica. Non riesco a spedire la palla in rete neanche a porta vuota. Se poi ci si rincorre, ecco che mi afferrano subito. A scuola poi le cose non vanno meglio. La conosco ormai bene quell’espressione sulla faccia degli insegnanti come a dire: “questo è proprio stordito!” La stessa faccia che fa mio padre… e mia madre… e quel genio di mio fratello. Non chiedetemi allora se a Carnevale mi vesto da Spider-man. No, grazie. Non fa per…

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La Regina Azzurra si affacciò al balcone del suo palazzo e venne accolta da applausi e grida di gioia. Tutti gli abitanti di Calmolago attendevano da giorni quel momento. «Cari miei sudditi e amici, buongiorno!» un nuovo applauso si sparse nell’aria. «Come ben sapete, siamo stati duramente colpiti dal nostro più grande nemico, lo stregone Grigiocappello…» questa volta si alzò un’onda di fischi, tutti odiavano il vecchio mago, da sempre loro avversario. «Ha voluto rubarci, grazie a un potentissimo sortilegio, qualcosa per noi davvero importante». Lo stregone Grigiocappello, infatti, aveva trovato il modo di cancellare dalla memoria dei bambini del…

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di Leonida Colamarino Si incamminava ogni mattina verso la scuola, pensando già al suono dell’ultima campanella che l’avrebbe reso libero, perché in classe doveva stare super fermo, super attento e in super silenzio. La mattina nel vederlo entrare a scuola con la testa fra le nuvole, trascinando la cartella, nessuno avrebbe dato fiducia e valore a quella piccola peste. Oreste, questo era il suo nome, entrava in classe e subito svuotava lo zaino, riponendo sotto al banco insieme ai libri e quaderni qualche giochino portato con sé da casa. Quella mattina per Oreste svuotare lo zaino e sistemare tutto sotto…

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Anna si svegliò con il suono della campanella. Aprì gli occhi e vide i suoi compagni che addentavano allegramente panini, crostate e i più salutisti mele e arance. Capì quello che era successo che era pure semplice da capire: si era addormentata. Un’altra volta! Per un attimo sperò che la cosa fosse sfuggita alla maestra Fiorella. Macché. Lei era lì, con la sua tazzina di caffè in mano che la osservava con attenzione da dietro gli occhiali. Anna cercò di darsi un contegno, però capì che non poteva andare avanti così. Prima o poi la maestra avrebbe chiamato i suoi…

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Giugno era oramai agli sgoccioli e tutti i miei amici erano pronti a partire, con le loro famiglie, per le fatidiche vacanze estive. Giacomo era già imbarcato su una bellissima nave da crociera, un lussuosissimo albergo galleggiante a cinque stelle.  Gioia, invece, sarebbe partita a breve con un volo aereo per raggiugere la nonna paterna che abita a Londra, e lì avrebbe trascorso tutto il mese di luglio.  Così purtroppo le avventure estive che, insieme ai miei due amici avevamo sognato, per il primo periodo estivo, non si realizzarono e io rimasi da sola ad annoiarmi. A parte la compagnia…

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Francesco era un bambino tranquillo, amava leggere e andare in bicicletta con i suoi amici. Aveva appena terminato la quarta elementare e, nel tempo libero, frequentava un grande parco nel paesino in cui viveva. Il parco era molto bello e attrezzato per bambini e ragazzi di tutte le età. C’erano altalene, piste per biciclette, piste per skateboard e attrezzi ginnici, c’era anche un piccolo chiosco frequentato da ragazzi più grandi. A Francesco piaceva stare con tutti, aiutava spesso i piccoli in difficoltà che volevano salire su qualche gioco, chiacchierava con i loro nonni e si divertiva un sacco a gareggiare…

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Nerone è un giovane di circa vent’anni, dai capelli color cenere e il cuore bruciato. Ha lo stesso nome dell’imperatore incendiario di Roma, con il quale è anche accumunato dalla follia: da piccolo si muoveva di notte per le strade del paese (amava solo la compagnia delle tenebre) a rovistare tra i rifiuti. I ragazzini lo prendevano in giro, lo chiamavano “straccione” o “pattumiera umana”, ma la cosa non durò: l’astio dello sguardo che Nerone riservava loro ogni volta che si avvicinava metteva paura: i suoi occhi, seppur scuri, parevano prender fuoco. Nessuno sapeva del passato di quel bambino e…

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Gianni si girava e rigirava tra le lenzuola alla ricerca di una posizione comoda che gli consentisse di addormentarsi ma, in preda ai mille pensieri che gli si affollavano nella testa, non riusciva a chiudere occhio. Così, piano, s’era alzato in punta di piedi senza far rumore, aveva raggiunto la scrivania e acceso il computer. In qualche modo doveva trovare una soluzione. Per se stesso e per tutti gli altri. Non poteva continuare così. La situazione era davvero insostenibile. Ogni giorno era costretto a restare senza la sua merenda durante l’intervallo perché Bruno Decarli, noto in tutta la primaria Carlo…

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