
Il premio Nobel per la Medicina è andato a Mary E. Brunkow, Fred Ramsdell e Shimon Sakaguchi per la scoperta del meccanismo con cui il sistema immunitario reagisce alle infezioni. Mary Brunkow, Fred Ramsdell e Shimon Sakaguchi hanno “identificato le guardie di sicurezza del sistema immunitario, le cellule T regolatrici, che impediscono alle cellule immunitarie di attaccarci”, si legge sul sito del Nobel Prize. “Le loro scoperte sono state decisive per comprendere il funzionamento del sistema immunitario e il motivo per cui non tutti sviluppiamo gravi malattie autoimmuni”, afferma Olle Kämpe, presidente del Comitato per il Nobel.
Per la Fisica sono stati premiati il britannico John Clarke, il francese Michel Devoret e l’americano John Martinis per la scoperta dei “tunnel quantistico macroscopico e della quantizzazione dell’energia in un circuito elettrico”. I vincitori hanno prodotto un sistema elettrico superconduttore che potrebbe passare da uno stato all’altro con l’effetto tunnel, come se attraversasse direttamente un muro. Hanno anche dimostrato che il sistema assorbe ed emette energia in dosi di dimensioni specifiche, proprio come previsto dalla meccanica quantistica.
Sono stati premiati per la Chimica Susumu Kitagawa, Richard Robson e Omar M. Yaghi per lo sviluppo di strutture metallo-organiche: “I vincitori – si legge nel comunicato – hanno sviluppato un nuovo tipo di architettura molecolare. Le strutture da loro create contengono grandi cavità in cui le molecole possono fluire dentro e fuori. I ricercatori le hanno utilizzate per raccogliere acqua dall’aria del deserto, estrarre inquinanti dall’acqua, catturare l’anidride carbonica e immagazzinare idrogeno”. Il premio Nobel Yaghi: “Estrarre acqua dall’aria, le molecole che possono sconfiggere la siccità”.
Il Nobel per la Letteratura è stato assegnato allo scrittore ungherese Lazlo Krasznahorkai ”per la sua opera avvincente e visionaria che, nel mezzo del terrore apocalittico, riafferma il potere dell’arte”, si legge nella motivazione dell’Accademia di Svezia che assegna il premio. László Krasznahorkai “è un grande scrittore epico di tradizione mitteleuropea – si legge ancora nelle motivazioni – che si estende da Kafka a Thomas Bernhard, ed è caratterizzato da assurdismo ed eccessi grotteschi. Ma il suo stile è più ampio, e guarda anche a Oriente adottando un tono più contemplativo e finemente calibrato”.
Il Nobel per la Pace è stato assegnato all’oppositrice venezuelana Maria Corina Machado. Il premio va a una “coraggiosa e impegnata paladino della pace”, “una donna che mantiene accesa la fiamma della democrazia in mezzo a un’oscurità crescente”. Il riconoscimento, si legge nella motivazione, le è stato conferito “per il suo instancabile lavoro nella promozione dei diritti democratici del popolo venezuelano e per la sua lotta per raggiungere una transizione giusta e pacifica dalla dittatura alla democrazia”. “Mara Corina Machado è una delle figure civili più straordinarie del coraggio latinoamericano dei nostri tempi”, ha dichiarato Jørgen Watne Frydnes, presidente del Comitato norvegese.
