Giugno era oramai agli sgoccioli e tutti i miei amici erano pronti a partire, con le loro famiglie, per le fatidiche vacanze estive. Giacomo era già imbarcato su una bellissima nave da crociera, un lussuosissimo albergo galleggiante a cinque stelle.
Gioia, invece, sarebbe partita a breve con un volo aereo per raggiugere la nonna paterna che abita a Londra, e lì avrebbe trascorso tutto il mese di luglio.
Così purtroppo le avventure estive che, insieme ai miei due amici avevamo sognato, per il primo periodo estivo, non si realizzarono e io rimasi da sola ad annoiarmi. A parte la compagnia del mio amato quattro zampe, Scodinzolo, e l’impegno per gli odiati compiti per le vacanze non avevo proprio niente, ma niente da fare. Allora centrifugai il mio cervello alla ricerca di qualche idea magari suggerita dalle letture di un divertente libro avventuroso.
E… PUFF!
Una lampadina si accese e illuminò, anzi abbagliò, i miei pensieri mettendo a fuoco quell’IDEA poco nascosta.
Finalmente avevo l’occasione per dedicarmi a ciò che più amavo fare, o a ciò che più amavo ESSERE e cioè la paladina degli animali abbandonati, maltrattati e/o in difficoltà. Ed ecco a voi la supereroina, in t-shirt e pantaloncini corti, degli amici: pelosi, squamosi, pennuti.
In fondo le mie qualità sono già ben note a tutti qui in paese e anche a scuola.
Certo mammina e papino non ne vanno tanto fieri perché, ahimè, spesso dei miei superpoteri ne funziona solo uno e qualche volta nemmeno quello. Così per togliermi dai pasticci, i miei genitori sono costretti a chiamare i vigili del fuoco, la polizia, i vigili urbani e chi ne ha più ne metta.
Ricordo ancora quando, nel vano tentativo di salvare un micetto appeso all’albero, rimasi impigliata fra i rami a testa in giù a oltre sei metri d’altezza, o quella volta che, tentando di rimettere nel nido quel rondinotto e certa di arrampicarmi meglio di Spiderman, ruzzolai giù dalla grondaia rompendomi la caviglia. QUARANTA giorni di gesso, agli arresti domiciliari, con i miei genitori che continuavano a RINFACCIARMI la loro apprensione.
Certo io non so volare, ma sono intrepida e mi reputo una brava equilibrista, non soffro di vertigini e soprattutto amo gli animali.
Insomma a farla breve i miei due superpoteri sono: CORAGGIO, definito dai miei con l’antipatico appellativo di IMPRUDENZA, e AMOREVOLEZZA, naturalmente verso il popolo ANIMALE! Forse questi due superpoteri possono sembrare banali ma io non li cambierei nemmeno con quello dell’invisibilità.
Ah, dimenticavo di presentarmi, mi chiamo Elettra, frequento la quinta elementare, amo ascoltare nonnino mentre russa svenuto davanti la TV, sono golosa di cioccolato, mi diverto a suonare i campanelli per poi scappare a gambe levate, non ho il cellulare, leggo tanti libri, odio i compiti per casa, la matematica e le persone false. Per raccontarvi ancora qualcosa di me vi dirò che ho un cane, si chiama Scodinzolo, e me l’ha regalato nonno Ettore per il mio ottavo compleanno, siamo andati a prenderlo al canile. E, cosa non da poco, ho la grande fortuna di avere due amici per la pelle, Giacomo e Gioia con superpoteri differenti dai miei ma SBALORDITIVI. Accidenti! Se non avessi perso tempo a darvi spiegazioni non mi sarei scordata di annotare una cosa importantissima sul mio diario pseudo segreto. Per tutto il mese di luglio a parte essere tormentata dalle anziane vicine di casa per andare a recuperare il loro micetto, le giornate furono di una NOIA mortale finché…