Stamane, girando il calendario ho notato che questo dì non sarebbe stato un semplice venerdì di febbraio, ma bensì un giorno dal doppio valore: oggi infatti ricorrono la Candelora e la Giornata dei calzini spaiati.
Della prima si ricorda la Presentazione di Gesù al Tempio, 40 giorni dopo il Natale, caratterizzata dalla tradizione di portare in processione delle candele benedette, affinché l’inverno termini ed una calda primavera arrivi a soleggiare le nostre giornate. Insomma, una ricorrenza colma di speranza, quello stesso sentimento che fa da termine comune alla Giornata dei calzini spaiati, casualmente sincronizzati in questo 2024.
Questa giornata dedicata, nata 11 anni fa in una scuola friulana, ci ricorda quanto le “differenze” possano essere, solo ed unicamente, una risorsa speciale in un mondo che rincorre e pretende standard e modelli.
Oggi, i miei bimbi sono tornati da scuola carichi di tante cose da raccontarmi su questa giornata, conosciuta e studiata attraverso storie, disegni ed attività: mi hanno raccontato che il diverso non esiste e che l’amicizia, la condivisione e le peculiarità di ciascun individuo ci rendono unici quanto rari. “Mamma, noi bimbi siamo come i calzini che si perdono in lavatrice: anche se li indossi diversi, puoi correre lo stesso, anzi vedendoli saranno ancor più carini e spiritosi”. Se i nostri bambini faranno propria l’idea che la diversità è la sola cosa che tutti noi abbiamo in comune, possiamo davvero sperare di lasciare il mondo in mani migliori, fatte di un sentimento che sappia rispettarsi, convivere e tifare gli uni per gli altri.
Elisa C.
Questa mattina scegliendo i calzini da dover indossare ho deciso che era il giorno adatto a vestirne 2 differenti perché ad attendermi a scuola ci sarebbe stata la Giornata dei calzini spaiati ed io dovevo vestirmi a tema. Anche quest’anno le mie maestre hanno preparato delle attività speciali, ma stavolta si sono superate: ci hanno ricordato che noi bimbi siamo tutti uguali, anche se diversi, ed è proprio il nostro essere unici a renderci speciali; tutti quanti, nessuno escluso. Abbiamo realizzato dei simpatici calzini colorati che hanno decorato la nostra aula, ma la parte più bella è stata quando nel giardino della scuola abbiamo appeso ad una corda per il bucato i nostri calzini, erano tantissimi, colorati e personalizzati. Chiunque passasse accanto alla scuola poteva ammirare i nostri calzini di carta affinché conoscesse il messaggio che noi bimbi, vogliamo insegnare ai grandi: la diversità non è una colpa, né un difetto. Possiamo conoscerla ed accettarla, ma soprattutto imparare ad osservarla con occhi diversi; ma poi io mi chiedo: diversi, ma da chi?
Andrea D.R.