Autore: Vito Gerardo Roberto

Tanto tempo fa viveva un bambino curioso di nome Ralph. A lui non bastava solo guardare le cose, voleva capire come funzionavano. Smontava le radio, osservava ogni filo, cercava sempre di aggiustare quello che si rompeva. Era un bambino con la testa piena di idee. Un giorno però, nel suo paese successe qualcosa di brutto. Lui e la sua famiglia dovettero lasciare tutto e fuggire. Così andarono in America, un posto nuovo, lontano, dove tutto era possibile. Ralph crebbe, studiò tanto e imparò a costruire televisori. Lavorava con i circuiti, i pulsanti, le immagini. Ma dentro di lui c’era ancora…

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Tanto tempo fa, in una città affacciata sul mare, piena di libri e torri bianche, viveva una bambina di nome Ipazia. La città si chiamava Alessandria d’Egitto, dove le persone si incontravano per imparare, discutere, osservare le stelle e parlare di filosofia. Ipazia era diversa dalle altre bambine. Non si accontentava delle risposte semplici. Voleva sapere perché le stelle brillano, come la Luna cambia forma, dove vanno il Sole e le ombre quando cala la sera. Suo papà, Teone, era un grande matematico,  insegnò a Ipazia tutto ciò che sapeva: come contare le stelle, disegnare cerchi perfetti, misurare i cieli e…

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Nella scuola Arcobaleno c’era un’aria diversa, quella mattina. I banchi sembravano più lucidi, i colori più brillanti e il monitor touch screen interattivo più bello. La maestra Laura entrò con uno sguardo carico di entusiasmo. “Ragazzi, oggi non apriremo il libro. Oggi… vivremo una vera avventura nel mondo della geometria.” Gli occhi dei bambini si accesero. Un fruscio di stupore attraversò l’aula. Viola smise di disegnare, Matteo abbassò il suo dinosauro giocattolo, persino Sofia – che di solito sbadigliava all’idea della geometria – si sporse in avanti, curiosa. La maestra scrisse sul tablet una parola che già tutti conoscevano: “GEOMETRIA”…

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C’era una volta, in un piccolo villaggio tra le montagne, un bambino curioso di nome Nikola. Ma non era un bambino qualsiasi: lui faceva domande ai fulmini, cercava di parlare con il vento e costruiva strani aggeggi con cucchiai, molle e bottoni! Un giorno, durante un temporale, vide un fulmine così grande da sembrare un drago nel cielo! Nikola urlò: “Ehi tu, fulmine! Come fai a brillare così forte? Insegnamelo!” Il fulmine non rispose, ma da quel momento Nikola decise che da grande avrebbe catturato la luce. Crescendo, Nikola costruì una macchina tutta scintille e rumori che faceva ballare l’elettricità:…

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Tanto, tanto tempo fa, quando non c’erano automobili né autobus, ma solo cavalli, carri e sandali di cuoio, c’era una città speciale chiamata Roma. Roma era il cuore di un impero grandissimo, che si allungava come un mantello sopra terre lontane, deserti, montagne, isole e fiumi. Ma come faceva Roma a parlare con tutti questi luoghi? Come faceva a raggiungere città lontane e villaggi sperduti? Aveva un segreto meraviglioso: le sue strade. Non erano strade normali, con buche o pozzanghere. Erano strade forti come il marmo, diritte come una freccia, belle come un disegno. Partivano tutte da Roma e si…

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La maestra accende il grande monitor touch davanti alla classe. Sullo schermo appare la foto di un uomo con lo sguardo curioso, davanti a un computer tutto nero. “Bambini, guardate bene questa immagine! Sapete chi è lui? È Tim Berners-Lee, l’uomo che ha inventato una cosa che tutti usiamo ogni giorno: il Web, cioè quella rete invisibile che collega i computer in tutto il mondo. Grazie a lui possiamo guardare video, giocare con i tablet, cercare immagini, ascoltare canzoni e tanto altro!” Le dita della maestra sfiorano lo schermo e compaiono tante immagini di computer sparsi e scollegati. “Nel 1989,…

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Tanto tempo fa, in una grande città chiamata Londra, nacque una bambina speciale. Il suo nome era Ada Lovelace. Ada era curiosa come un gattino e aveva una mente che brillava come una stella. Sua mamma amava molto i numeri, la matematica e i libri di scienza e voleva che anche Ada diventasse brava in queste cose. Così, ogni giorno, Ada studiava numeri, formule e logica. Ma dentro di lei c’era anche tanta fantasia. Ada amava immaginare cose nuove, strane e bellissime. Quando aveva solo dodici anni, Ada guardava il volo degli uccelli e pensava: “E se costruissi una macchina…

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Tanto, tanto tempo fa, in una terra baciata dal sole e accarezzata dal vento del mito, c’era un uomo diverso da tutti gli altri. Non brandiva una spada, non comandava eserciti, ma possedeva un potere straordinario: si chiamava Fidia e dalle sue mani nasceva la meraviglia. Fidia non scolpiva soltanto statue. No, lui dava l’anima alla materia. Il marmo, l’oro, l’avorio: sotto le sue dita diventavano vivi, raccontavano storie, emozionavano il cuore. Un giorno, nella sacra città di Olimpia, dove gli dèi sembravano camminare tra gli uomini e gli atleti sfidavano i propri limiti nei “Giochi Olimpici”, accadde qualcosa. Il grandioso…

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Tanto, tanto tempo fa, in una città affacciata sul mare chiamata Crotone, viveva un bambino molto curioso e pieno di energia. Il suo nome era Milone. Milone non era come gli altri bambini. Ogni mattina si svegliava presto e correva in campagna. Ma non per giocare… no! Milone andava a trovare un vitellino appena nato. Un giorno disse: “Lo prenderò sulle spalle. È piccolino, posso farcela!” E così fece. Ogni giorno Milone sollevava il vitellino e lo portava a passeggio. Ma il vitellino cresceva… e anche Milone diventava sempre più forte! Gli abitanti delle zone dell’antica Crotone cominciarono a notarlo.…

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Era un lunedì mattina come tanti altri, in una delle numerose scuole della penisola italiana, eppure nell’aria si percepiva una strana eccitazione. Gli studenti si scambiavano occhiate curiose mentre entravano nella classe di lingue straniere. Al centro dell’aula, il professor Antonio Russo, noto per la sua saggezza e passione per le lingue, sorrideva accanto a uno schermo gigante. “Buongiorno ragazzi, oggi vi aspetta una grande novità!” annunciò il professore con entusiasmo. “Vi presento Ada, la nostra assistente virtuale basata sull’intelligenza artificiale!” “Assistente cosa?” chiese Luca incuriosito. “Artificiale, Luca! Ada ci guiderà nella pronuncia, mostrandoci esattamente dove sbagliamo e come migliorare”,…

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