Il 2 giugno ricorre l’anniversario della nascita della Repubblica italiana. In quel lontano giorno del 1946 gli Italiani furono chiamati a decidere, tramite un referendum istituzionale, la forma di Stato tra monarchia e repubblica e a eleggere l’Assemblea Costituente, l’organo che avrebbe scritto la Costituzione. Questo doppio appuntamento elettorale vide per la prima volta la partecipazione delle donne. Il risultato del referendum fu a favore della forma repubblicana, mentre i lavori dell’Assemblea si svolsero tra il 1946 e il 1947.
Tra i deputati eletti vi furono 21 donne, tra cui Leonilde Iotti, Teresa Mattei, Angelina Livia Merlin e Teresa Noce Longo. Pur nella diversità delle loro esperienze e della loro formazione politica, tali donne fecero fronte comune sul tema dell’emancipazione femminile. L’impegno di queste costituenti e la loro attenzione ai problemi reali delle donne, legati in particolar modo al lavoro, alla famiglia e all’accesso all’istruzione, trovarono riscontro in molti articoli della Costituzione.
Oggi, di fronte a coloro che ancora nutrono pregiudizi nei confronti delle donne rendendo necessario studiare nuove proposte per l’uguaglianza di genere, ricordiamo le parole dell’abruzzese Filomena Delli Castelli, una delle costituenti: “Avevamo finalmente potuto votare e far eleggere le donne. E non saremmo più state considerate solo casalinghe o lavoratrici senza voce ma fautrici a pieno titolo della nuova politica italiana”.