Era una mattina luminosa nella scuola “STELLA POLARE”.
La maestra Marta entrò in classe con un grande sorriso e una scatola piena di tablet nuovi.
I bambini si guardarono incuriositi.
«Maestra, cosa c’è lì dentro?» chiese Giulia, con gli occhi che brillavano.
Marta posò la scatola sul banco.
I bambini la fissavano con gli occhi spalancati, impazienti di scoprire cosa ci fosse dentro.
Dentro c’erano tanti tablet colorati, uno per ciascun bambino.
«Oggi, piccoli esploratori», annunciò con tono misterioso, «impareremo a usare le mappe digitali!»
Gli alunni applaudirono entusiasti.
Tommaso alzò la mano e chiese: «Maestra, con i tablet si gioca?»
«Certo!» rispose lei ridendo. «Oggi giocheremo a scoprire il mondo!»
La maestra accese i tablet e li consegnò uno per uno.
Sullo schermo apparve una grande mappa piena di colori.
«Guardate», spiegò, «questa è la nostra città. Ogni linea è una strada, ogni simbolo rappresenta qualcosa: una scuola, un parco, una fontana, una strada o un negozio. E questo piccolo puntino blu… siete voi!»
«Davvero?» esclamò Matteo stupito.
«Sì!» rispose Marta. «Ogni tablet mostra dove siete. È come se la mappa vi seguisse!»
Poi prese il suo tablet e disegnò con il dito una linea azzurra che partiva dalla scuola e arrivava fino al parco comunale.
«Ecco la nostra missione», disse con aria misteriosa. «Seguiremo il percorso per arrivare al parco. Lì ci aspetta un tesoro segreto! Ma solo chi saprà leggere bene la mappa riuscirà a trovarlo!»
I bambini esplosero di entusiasmo.
«Pronti?» disse la maestra. «Allora… in marcia, esploratori digitali!»
Uscirono in fila dalla scuola “STELLA POLARE”, ciascuno con il proprio tablet stretto tra le mani.
Il puntino blu cominciò a muoversi sullo schermo e i bambini ridevano a ogni passo.
«È come un videogioco!» gridò Sofia.
«Sì», rispose Marta, «ma questo gioco serve anche nella vita reale!»
All’improvviso, lo schermo si spense per tutti.
«Oh no!» urlò Giulia. «Le mappe non funzionano più!»
La maestra sorrise. «Succede anche ai grandi. Ma quando la tecnologia si ferma, dobbiamo usare il cervello. Guardiamoci intorno: chi legge il nome di questa via?»
Matteo lo trovò subito: «Via dei Gelsi!»
«Bravissimo!» disse la maestra. «Ora sappiamo dove siamo anche senza mappa. Le mappe digitali ci aiutano, ma dobbiamo sempre imparare a pensare e osservare.»
Poco dopo, i tablet si riaccesero e la linea blu riapparve.
«Funziona di nuovo!» gridarono i bambini, applaudendo.
Arrivati al parco, sullo schermo comparve una stella gialla che lampeggiava.
«Il tesoro è vicino!» esclamò la maestra Marta.
I bambini si misero a cercare ovunque.
Per un pò non trovarono nulla, poi un lampo di luce attirò l’attenzione di Giulia.
Si chinò e sussurrò emozionata: «Guardate! C’è una scatola sotto la panchina!»
Sul coperchio c’era scritto: “Per chi sa orientarsi con la testa e con il cuore.”
Dentro c’erano piccole bussole colorate e un messaggio che la maestra lesse ad alta voce:
“Le mappe digitali servono per trovare la strada,
ma la curiosità serve per scoprire il mondo.”
I bambini applaudirono felici.
«Maestra», disse Matteo, «oggi abbiamo imparato che le mappe ci aiutano… ma anche che possiamo cavarcela da soli!»
«Hai ragione», rispose lei con un sorriso. «Le mappe ci mostrano dove andare, ma siete voi a scegliere la direzione!»
Sulla via del ritorno, i bambini guardavano orgogliosi i loro tablet.
Ogni passo sembrava un’avventura, ogni simbolo una scoperta.
Quando rientrarono nella scuola “STELLA POLARE”, Giulia alzò la mano: «Maestra, possiamo usare le mappe anche domani?»
Marta sorrise. «Certo. Perché ogni giorno è una nuova esplorazione e voi siete i miei piccoli viaggiatori digitali!»
Da quel giorno, nella scuola “STELLA POLARE”, ogni lezione diventò un viaggio: tra tecnologia, curiosità e voglia di scoprire il mondo un passo alla volta.

