C’erano una volta due villaggi lontani, separati da un grande fiume.
A destra c’era il villaggio della frutta: i campi erano pieni di mele rosse, pere dorate e grappoli d’uva dolcissima.
Ma lì non c’erano dolci e i bambini non avevano mai assaggiato una caramella.
A sinistra c’era il villaggio delle caramelle: i pasticceri preparavano leccornie di ogni colore, zuccherini e dolci profumati.
Ma i bambini non conoscevano il sapore delle mele, dell’uva e delle pere.
Gli abitanti non si parlavano mai.
Dicevano: «Loro sono diversi da noi».
Così i bambini di un villaggio guardavano gli altri da lontano e sognavano di giocare insieme… ma il fiume li teneva separati.
Un giorno, un bambino del villaggio della frutta, Luca, prese una mela rossa e la lanciò nel fiume.
«Chissà se qualcuno dall’altra parte la troverà…» pensò.
La mela arrivò a una bambina del villaggio delle caramelle, Amina.
Lei sorrise, la assaggiò e disse: «Che dono meraviglioso! Devo ringraziare».
Così riempì una bottiglia con caramelle colorate e la lasciò scivolare lungo il fiume, finché non arrivò a Luca.
Da quel giorno, ogni mattina, una mela e una bottiglietta di caramelle viaggiavano sul fiume.
Era il loro gioco segreto di amicizia.
Una notte accadde qualcosa di incredibile.
Le mele e le bottigliette di caramelle che galleggiavano sull’acqua si accesero come piccole stelle.
Il fiume cominciò a brillare e lentamente si trasformò in un ponte di luce colorato come un arcobaleno.
I bambini furono i primi ad attraversarlo: corsero felici verso i loro nuovi amici e si abbracciarono.
Poi anche i grandi, vedendo che il ponte era sicuro, lo attraversarono.
E lì, nel mezzo, si strinsero la mano per la prima volta.
Da quel giorno, i due villaggi non furono più divisi.
Gli abitanti del villaggio della frutta portarono cesti pieni di mele, pere e uva.
Gli abitanti del villaggio delle caramelle offrirono dolci e caramelle di ogni colore.
Presto nacquero feste allegre, mercati profumati e scuole luminose.
I bambini, appena iniziarono a conoscersi, impararono una lezione che non si dimentica:
«Quando si condivide, tutti hanno di più.
Quando c’è amicizia, nasce la pace.
E quando c’è pace, i popoli crescono insieme».
Per ricordare quel primo incontro, ogni anno, nello stesso giorno, i due villaggi si riuniscono.
Preparano un grande cesto con frutta e bottigliette di caramelle colorate, lo pongono al centro del ponte e cantano insieme.
Il ponte non è più solo magia: è diventato un simbolo.
Un ricordo che dice:
«La pace non è soltanto non litigare.
La pace è aiutarsi, sorridere e costruire un futuro insieme».
E così, il ponte dell’amicizia resta acceso nei cuori di tutti i bambini, che sanno che la solidarietà è il seme della pace.

