Leo era un bambino molto curioso.
Gli piaceva esplorare, scoprire cose nuove e fare tante domande. Ma a scuola a volte si annoiava…
“Perché devo imparare dai libri quando vorrei vedere tutto con i miei occhi?” diceva sospirando.
Un giorno, il suo maestro, il signor Marco, entrò in classe con un oggetto misterioso: un cubo nero pieno di strani disegni.
“Bambini, oggi vi presenterò qualcosa di speciale: il cubo magico!”
Tutti si avvicinarono incuriositi.
“Questo non è un cubo normale” continuò il maestro.
“Quando lo inquadriamo con un tablet o uno smartphone… può trasformarsi in qualsiasi cosa!”
Leo era incredulo. “Qualsiasi cosa?”
Il maestro sorrise.
“Proviamo!”
Il maestro inquadrò il cubo con il tablet, e all’improvviso… BUM!
Un piccolo Sole luminoso comparve sopra il cubo.
“Wow!” gridarono i bambini. “Sembra vero!”
Pianeti colorati iniziarono a ruotare attorno al Sole: Mercurio, Venere, la Terra… persino Saturno con i suoi anelli!
Leo allungò la mano, e sembrava quasi di poter toccare Marte!
“Con il cubo magico possiamo esplorare il sistema solare senza lasciare l’aula” spiegò il maestro.
Leo era emozionatissimo.
“Posso provare io?”
Il maestro gli passò il tablet, e Leo puntò la fotocamera sul cubo.
Questa volta apparve una navicella spaziale pronta a decollare!
“Tutti a bordo!” gridò Leo.
E, in un attimo, con un pò di immaginazione, si sentì un vero astronauta in missione nello spazio.
Dopo il viaggio spaziale, il maestro cambiò argomento.
“E se ora scoprissimo cosa c’è dentro di noi?”
Leo puntò di nuovo il tablet sul cubo… ed ecco apparire un enorme cuore che batteva lentamente!
“TUM… TUM… TUM…”
“Il cuore è il motore del nostro corpo” spiegò il maestro.
“Pompa il sangue e ci dà l’energia per correre e giocare!”
Poi il cubo mostrò i polmoni, che si gonfiavano e sgonfiavano come palloncini.
“Inspira… espira…”
Leo provò a respirare profondamente.
“Funzioniamo proprio così?”
“Esatto!” rispose il maestro.
Gli occhi di Leo brillavano di meraviglia.
Chi avrebbe mai pensato che il suo corpo fosse così affascinante?
“Adesso facciamo un salto nel passato!”
Appena il maestro puntò il tablet, il cubo si trasformò in una giungla preistorica… e un enorme T. rex apparve ruggendo!
“AAAH!” gridarono i bambini ridendo.
Il dinosauro non era spaventoso, anzi! Sembrava curioso di loro.
“Io voglio vedere il Triceratopo!” disse Sara.
Il maestro fece apparire un Triceratopo che camminava tranquillo, scuotendo le corna.
“E il Brontosauro?” chiese Leo.
Ed ecco comparire un Brontosauro gigante, alto come una casa!
Sembrava di essere davvero nella Preistoria.
I bambini potevano osservare da vicino i dinosauri, senza il rischio di essere morsi!
Quando il viaggio nella Preistoria finì, il maestro mostrò un’ultima magia.
Il cubo si trasformò in un antico castello medievale!
Dentro c’erano cavalieri in armatura, re e regine, e persino un simpatico drago che sbuffava fumo.
Leo si mise a ridere.
“È come essere in una favola!”
Poi il maestro mostrò una mappa interattiva del mondo.
I bambini potevano esplorare paesi lontani, vedere la Torre Eiffel di Parigi, il Colosseo di Roma o la Grande Muraglia cinese.
“Sembra di viaggiare senza dover prendere l’aereo!” disse Leo entusiasta.
Alla fine della lezione, Leo guardò il cubo con occhi diversi.
Non era solo un semplice oggetto.
Era una porta per mille avventure!
Quella sera, a casa, raccontò tutto ai suoi genitori: “Oggi ho volato nello spazio, sono entrato nel corpo umano, ho visto dinosauri veri e sono stato in un castello medievale!”
La mamma sorrise. “Tutto in un giorno?”
“Sì! Grazie al cubo magico!”
E da quel giorno, Leo non si annoiò mai più a scuola.
Perché con il cubo magico… imparare era diventato un’avventura straordinaria!