- La misteriosa scomparsa dell’acqua
- Fettine di pesce spada
- La via Lattea
- La Casa con la Porta che Sussurrava
- Il “papà della radio”, Guglielmo Marconi!
- La voce del cielo: la storia della Ionosfera
- Heinrich e la città scomparsa di Troia
- Quando la scuola diventa un viaggio: le nuove tecnologie, la realtà aumentata e le aule immersive che fanno vivere il sapere
Autore: Vito Gerardo Roberto
C’era una volta. No, non è una favola. È una storia vera, più potente di qualsiasi leggenda. Una storia fatta di lampi, idee geniali, sogni impossibili e mani che tremavano di emozione mentre accendevano per la prima volta la luce. Siamo a Londra. È il 1821. In un piccolo laboratorio pieno di fili di rame e odore di olio bruciato, un uomo povero ma curioso, Michael Faraday, sfida l’invisibile. Vuole far muovere qualcosa solo con la forza dell’elettricità. Tutti dicono che è assurdo. Ma lui ci crede. Collega un filo, lo immerge nel mercurio, avvicina un magnete e succede l’incredibile: il filo inizia…
C’era una volta, tanto, tanto tempo fa, nel lontano anno 1492, tre navi coraggiose tagliavano le onde dell’oceano come frecce nel vento: la Niña, la Pinta e la Santa Maria! A bordo c’era un uomo con la barba lunga, lo sguardo pieno di sogni e una mappa tra le mani: si chiamava Cristoforo Colombo. Voleva raggiungere le Indie, dove si diceva ci fossero spezie preziose e ricchezze meravigliose. Ma sorpresa! Il suo viaggio non portò alle Indie, bensì a qualcosa di ancora più speciale: un mondo nuovo, tutto da scoprire! Una mattina, dopo tanti giorni di mare e onde e…
C’era una volta un capibara curioso di nome Paco. Ogni sera, seduto sulla spiaggia, guardava il mare e sognava terre lontane. Un giorno, sfogliando un vecchio libro trovato in soffitta, vide il disegno di una città antica, piena di templi altissimi, colonne di pietra, maschere teatrali e bambini che danzavano. Sotto il disegno c’era una frase misteriosa: “Città della saggezza. Segui il vento, ascolta il silenzio e impara dal tempo.” Paco sentì un tuffo nel cuore. Doveva partire. Mise nello zaino il suo diario da esploratore e chiamò i suoi amici: Gaia, una tartaruga che adorava leggere e raccontare storie,…
C’era una volta un bambino di nome Tommaso, che viveva in un paesino colorato ai piedi di una collina, dove il vento raccontava storie e i gatti dormivano sui tetti rossi. Un giorno, mentre sfogliava un grande libro illustrato, vide una strada lunga lunga, piena di conchiglie dorate, alberi che sembravano salutare, persone sorridenti con lo zaino e, in fondo, una grande chiesa con torri altissime. Sopra c’era scritto: “Cammino di Santiago.” Tommaso spalancò gli occhi: «Mamma, che cos’è questo cammino pieno di conchiglie e gente felice?» La mamma, che stava preparando una torta alle mele, si fermò e disse…
Tanto, tanto tempo fa, in un castello lontano, nacque un bambino speciale. Si chiamava Carlo, e fin da piccolo portava nel sangue il destino dei grandi re. Sua mamma era Giovanna, una regina spagnola, e suo papà Filippo, un principe elegante e potente. I suoi nonni erano tra i più famosi del mondo: la regina Isabella e il re Ferdinando, che avevano aiutato Cristoforo Colombo a partire per l’America. Carlo crebbe circondato da cavalieri, mappe misteriose e libri pieni di avventure. Gli piaceva ascoltare le storie dei viaggiatori e immaginare terre lontane piene di colori, animali strani e popoli diversi.…
C’era una volta, in una città con le barche che dondolano sull’acqua e i tetti che parlano con il cielo, un bambino curioso di nome Erasmo. Mentre gli altri giocavano o costruivano castelli di legno, lui faceva un’altra cosa: ascoltava i libri. Sì, proprio così. Erasmo diceva che ogni libro ha una voce e che se lo appoggi al cuore… può sussurrarti storie segrete. Un giorno, trovò un vecchio libro con le pagine consumate, nascosto sotto una scala scricchiolante. Lo aprì piano e gli sembrò che un soffio di vento caldo uscisse da lì, portandolo via con sé. Quel giorno…
C’era una volta, tra montagne vellutate e boschi che profumavano di timo selvatico, un minuscolo borgo di nome Monteluce. Sull’altopiano, il Castello Falco si innalzava come un gigante di pietra: le sue torri parevano beccucci d’aquila che scrutavano il cielo. In fondo alla valle correva il fiume Lùmina, limpido, canterino e un pò chiacchierone. Sulle sue acque danzavano due ponti antichi a schiena d’asino: il Ponte dei Sogni, gentile e robusto, e il Ponte della Stella, elegante come un violino. Nel castello abitava la principessina Elena, una bambina dai ricci color rame e dagli occhi curiosi come lucciole. Elena non…
Lia e il suo fratellino Nico amavano le avventure. Una mattina di sole, mamma e papà li portarono nel paese di Sacco, dove nasce un torrente così limpido da sembrare una striscia di cielo caduta a terra. Appena lasciata l’auto, tutti misero le scarpe da trekking e un cappellino. Mamma disse: «Cammineremo sul sentiero della sorgente. Dovete stare accanto a noi e tenere la mano al papà quando il sentiero diventa stretto.» Gli alberi frusciavano come se raccontassero storie. Lia immaginò che dicessero: «Benvenuti, piccoli esploratori!» In trenta minuti arrivarono alla grotta carsica. Lì l’acqua usciva dalla montagna con un…
Tra colline storiche verdissime dormiva Sognoalto, un piccolo paese che profumava di pane appena sfornato e di mele rosse come il tramonto. Col tempo, però, tanti abitanti erano partiti e le strade facevano «shhh», come se giocassero a nascondino con il vento. Una mattina arrivò una bambina di nome Luce con una valigia piena di colori. Vide la scuola chiusa, prese della vernice gialla e disegnò un sole enorme sulla porta. In quell’istante comparve un personaggio buffo con un mantello verde smeraldo, un cappello punteggiato di campanellini e una lavagna gigantesca sulle spalle. «Io sono Sappy» si presentò tintinnando. «Spiego…
All’alba, quando il fiume Calore si stiracchiava tra i monti verdi del Cilento, la piccola lontra Lira scivolò fuori dalla sua tana sotto un vecchio salice, planò sull’acqua limpida e fece pluf!: «Buongiorno, fiorellini gialli! Pronti per il solletico?». I petali tremarono come se ridessero. Le lontre scelgono solo i corsi d’acqua incontaminati, quelli così limpidi da riflettere il cielo come uno specchio e abbastanza ricchi di vita da far guizzare felici le trote. Per questo Lira aveva fatto del Calore la sua reggia segreta. Quel giorno arrivarono sei bambini con i loro genitori, stivali ai piedi e zainetti pieni…
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