Il Piccolo Principe, è un libro scritto dall’autore francese Antoine de Saint-Exupéry ed è uno dei libri più letti nel mondo soprattutto per il suo significato e per gli insegnamenti che la storia raccontata offre.
Fu pubblicato prima in inglese nel 1943 e successivamente in lingua francese, insegnando valori molto importanti non solo per i ragazzi, ma anche per gli adulti: amore, amicizia e il senso della vita.
Il libro è composto da vari capitoli, ognuno dei quali ha per protagonista il piccolo principe che incontra vari personaggi.
La storia inizia con il precipitare di un pilota di aerei nel deserto del Sahara. Il pilota incontra un bambino, il quale dice di essere un piccolo principe venuto da un asteroide lontano sul quale abita soltanto lui.
Sull’asteroide ci sono tre vulcani di cui uno inattivo e una piccola rosa di cui lui si prende cura costantemente e a cui tiene più di ogni altra cosa al mondo.
Il piccolo principe racconta di essersi allontanato dal suo asteroide per procurarsi una pecora a cui far mangiare gli arbusti di baobab, in modo tale che il suo pianeta non venisse soffocato da questi.
Il bambino racconta che inizia a sentire la mancanza della sua rosa.
Il Piccolo principe parla dei vari personaggi che ha incontrato nel suo viaggio:
– un re solitario che da ordini ai suoi sudditi,
– un uomo ubriaco che beve per cercare di dimenticare la sua vergogna del bere,
– un uomo d’affari che trascorre il suo tempo nel contare le stelle, sostenendo che queste siano sue,
– un geografo seduto nella scrivania e che consiglia al piccolo principe di visitare la Terra.
– un serpente,
– un piccolo fiore e un grande giardino di rose,
– una piccola volpe…
Il piccolo principe scopre il valore dell’amicizia, dell’amore, del senso della vita!
Alcune delle più belle frasi de “Il Piccolo principe”
I grandi non capiscono mai niente da soli, ed è faticoso, per i bambini, star sempre lì a dargli delle spiegazioni.
Se qualcuno ama un fiore, di cui esiste un solo esemplare in milioni e milioni di stelle, questo basta a farlo felice quando lo guarda.
Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.
Bisogna esigere da ciascuno quello che ciascuno può dare.
Tutti i grandi sono stati piccoli, ma pochi di essi se ne ricordano.
È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante.
Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti.
Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò a essere felice.
Mi domando, – disse, – se le stelle sono illuminate perché ognuno possa un giorno trovare la sua.
In principio tu ti sederai un po’ lontano da me, così, nell’erba. Io ti guarderò con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ più vicino…
La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio perciò. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica.
Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo.
Gli occhi sono ciechi. Bisogna cercare con il cuore…

