La carne artificiale, chiamata anche carne sintetica o coltivata, è un prodotto realizzato in laboratorio che non deriva da animali vivi ed è formulato in modo da essere quanto più simile alla carne tradizionalmente consumata. Risale al 1971 la prima sperimentazione di coltivazione in vitro di fibre muscolari ad opera dello scienziato americano Russel Ross, ma la coltivazione in laboratorio di tessuti animali era già in sperimentazione dal 1990, quando fu messa a punto la tecnica a partire dalle cellule staminali. Nel corso degli anni si sono poi susseguiti diversi esperimenti e nel 2013 è stato presentato a Londra il primo hamburger artificiale. Questo prodotto fu cucinato e fatto assaggiare ai giornalisti che ne confermarono il gusto simile alla carne.
La produzione della carne coltivata in laboratorio avviene attraverso la crescita delle cellule muscolari usando come nutrimento le proteine del siero. Si stima che da 10 cellule suine sia possibile arrivare alla produzione di 50.000 tonnellate di carne, processo che durerebbe circa 2 mesi.
A causa del metodo di produzione complesso, il costo della carne sintetica è oggi abbastanza elevato: nel 2008 una bistecca artificiale da 250 g costava circa 1 milione e mezzo di dollari! Tuttavia, con il miglioramento della tecnologia di produzione i costi potrebbero diminuire in modo abbastanza evidente, sopratutto quando si inizierà a produrla in modo estensivo.