Quando suona la sveglia del sabato, inizio questo nuovo giorno con l’entusiasmo che ad attendermi ci saranno due giorni tutti per me. Del week-end mi piace la possibilità di realizzare tutte le attività che durante la settimana mi tocca mettere da parte: dalle passeggiate con gli amici alle lunghe dormite, il fine settimana è sempre il momento giusto per vivere le cose più belle.
La domenica però è speciale: svegliarmi con tutta la mia famiglia ad aspettarmi per la colazione è la parte più bella; mamma sforna i miei muffin preferiti, papà si impegna a preparare un buon caffè (se la caffettiera è d’accordo) e la mia sorellina mi aspetta davanti alla tv per guardare insieme i nostri cartoni animati preferiti. Che dopo ci sia una passeggiata al mare, o un pranzo fuori per me non fa differenza: passare la giornata con la mia famiglia che non bada all’orologio è la parte più bella.
La domenica vera però, è quella dove alle 10 del mattino, le nonne ti mandano un messaggino con scritto “venite a pranzo? Preparo le cotolette!” ed io non vedo l’ora di sedermi intorno al tavolo con tutta la mia grande famiglia e raccontarci tante cose belle, soprattutto se alla fine del pranzo fanno a gara a chi mi coccola di più. La mia domenica è speciale quando la vivo con le persone alle quali voglio tanto bene.
Andrea D.R.
Anni fa, ascoltando per la prima volta Il suono della domenica di Zucchero, mi fermai a riflettere sul fatto che l’ultimo giorno della settimana è quello nel quale conservo i ricordi più belli, fatti di un tempo delicato dove rifugiarsi con l’animo. Nei miei 33 anni le domeniche hanno assunto forme e schemi differenti, tali da farmene apprezzare sempre più il valore: viaggiando indietro ne
l tempo, il settimo giorno era un po’ il mio piccolo mondo antico fatto di tanta semplicità, ma ricco di quegli affetti più cari che ora conservo gelosamente nei miei ricordi; pian piano le domeniche diventarono il giorno dello studio più approfondito, poi del lavoro, diventando oggi il giorno da dedicare esclusivamente alla mia piccola famiglia.
Se mi venisse chiesto Ma il suono della domenica qual è? risponderei così: sono i rintocchi delle campane che suonano il mezzogiorno, il profumo della primavera che pervade la mia terra natia, una tavola imbandita con intorno le persone più care, i loro sorrisi e la tranquillità che ne deriva.
La domenica ha un solo sapore: la serenità di un tempo senza tempo.
Elisa C.