“Connettere le Menti, creare il futuro” o “Connecting Minds, Creating the Future” .
Expo 2020 a Dubai, uno sguardo sui padiglioni più strani e più belli
Stati Uniti, ci sono i vasetti di pomodoro
Nel Padiglione degli Stati Uniti si sale su una specie di nastro trasportatore, come dei vasetti di pomodoro da riempire e consegnare, e attraversare così tutto il percorso espositivo, estremamente scenografica.
Paesi Bassi, esperienze immersive
Nel Padiglione dei Paesi Bassi, un’esperienza immersiva che vale davvero la pena provare. All’ingresso un ombrello che verrà aperto nella sala centrale, mentre dal tetto di una sorta di ex fabbrica o ex granaio piovono immagini proiettate proprio sugli ombrelli.
Nuova Zelanda e Singapore, emozioni
Quest’ultimo con un’architettura verde, un grande giardino verticale e orizzontale che si propone di raccontare l’ingegno e le tecnologie necessarie alla riforestazione del Pianeta. Come il Brasile, che accoglie con due specchi d’acqua su cui galleggiano piccole imbarcazioni e amache e in cui i visitatori sono invitati a immergere i piedi.
Deserto e tecnologia
Dai giardini paradisiaci di Singapore alla sabbia del deserto degli Emirati Arabi uniti, il cui enorme padiglione è tra i più gettonati, si gioca in casa. Un mix tra elementi digitali e materiali reali, come la sabbia che ricrea le dune del deserto.
Analogo mix ispira il padiglione della Spagna con una struttura esterna che ricorda le tende dei beduini e all’entrata sono collocate due scacchiere in legno di dimensioni normali e una a grandezza umana. Ma subito si scende sottoterra e si viene avvolti da un percorso di installazioni ipertecnologiche e digitali.
Un po’ autocelebrativo è il padiglione della Cina, uno dei più grandi di Expo, in cui il Paese asiatico sembra voler mettere in mostra i muscoli, per ribadire la sua centralità internazionale nei temi cruciali per il prossimo futuro: spazio, tecnologia, mobilità ed energie rinnovabili.
Architetture spettacolari
A proposito di ambiente c’è il padiglione Sostenibilità, una delle più spettacolari architetture del sito espositivo, il cui percorso ha un approccio fortemente interattivo ed educativo. Sul padiglione dell’India, presenta lo yoga al piano terra, al primo piano grandi ledwall che proiettano i decori tradizionali dei tappeti e le locandine dei film di Bollywood, mentre al secondo sembra una piccola fiera con stand di piccole aziende.