C’era una volta un piccolo pesce di nome Pino, che viveva in un ruscello limpido e fresco ai piedi di una montagna. Era curioso, sognatore e un po’ diverso dagli altri pesci: invece di essere contento di nuotare sempre nello stesso posto, Pino sognava di vedere il mondo.
Un giorno, dopo una pioggia abbondante, il ruscello straripò e creò una pozza nel cuore del bosco. Pino, spinto dalla corrente e dalla sua curiosità, finì proprio lì, in mezzo agli alberi, lontano dall’acqua corrente.
Quando si risvegliò, si trovò in un piccolo stagno incantato, circondato da alberi alti, foglie danzanti e animali che non aveva mai visto. Una volpe si avvicinò incuriosita:
— Un pesce nel bosco? Ma qui non è il tuo posto!
Pino rispose con la voce tremante:
— Forse no… ma ora sono qui, e vorrei imparare a vivere anche in questo mondo.
Così iniziò la sua straordinaria avventura. Il gufo gli insegnò a osservare con pazienza, il cervo gli mostrò i sentieri silenziosi tra gli alberi, e persino la rana gli insegnò a respirare fuori dall’acqua… a modo suo.
Ogni notte, le lucciole illuminavano lo stagno dove Pino riposava, raccontandogli storie del bosco antico. E anche se gli mancava il ruscello, Pino cominciò a sentirsi a casa.
Un giorno, il fiume ritornò calmo e i suoi amici pesci arrivarono fino allo stagno.
— Torna con noi! — lo invitarono.
Pino guardò il bosco, i suoi nuovi amici, e poi sorrise:
— Tornerò… ma ora so che il mondo è più grande dell’acqua.
E così, il piccolo pesce che aveva osato sognare, divenne una leggenda tra gli animali: il pesce che aveva vissuto nel bosco, e che aveva insegnato a tutti che non c’è posto dove la curiosità e il coraggio non possano portarti.