Il valore della diversità e l’importanza dell’accettazione di sé…
L’anatroccolo, inizialmente, prova rabbia e dolore per essere diverso, ma scopre poi che le sue differenze sono, in realtà, un dono…
Questa favola la leggiamo con mamma e papà sarà fantastico scoprire il Dono nascosto.
Parte 2: La trasformazione
L’anatroccolo, ormai solo, affrontò l’autunno e l’inverno tra fame e freddo. Un giorno vide un magnifico stormo di uccelli bianchi: erano cigni. Ne fu incantato, sentì un desiderio profondo di unirsi a loro, pur non sapendo perché.
Passò l’inverno da solo, nascosto, mentre il gelo stringeva il mondo. Ma con l’arrivo della primavera, il sole tornò a riscaldare la terra. L’anatroccolo, ormai cresciuto, si tuffò in un lago e vide il suo riflesso nell’acqua: non era più brutto, era diventato un cigno meraviglioso.
Arrivarono anche gli altri cigni, che lo accolsero con affetto. I bambini che passavano lo ammiravano e gridavano con gioia: “Ce n’è uno nuovo! È il più bello!”
Allora l’anatroccolo provò una felicità mai sentita. Non era più un essere escluso, ma un bellissimo cigno. E finalmente capì di essere sempre stato uno di loro, ma nessuno se n’era accorto.
Esplora le emozioni di esclusione, solitudine, e trasformazione attraverso il personaggio dell’anatroccolo diverso, che inizialmente si sente inadeguato e poi, nel corso della sua storia, trova la sua vera identità e accoglienza.