Immaginate un palazzo con le porte, i muri, i mobili e le finestre di gelato a disposizione di ogni bambino desideroso di leccarne ogni angolo, senza sprecarne neanche una goccia e senza incorrere nel mal di pancia.
Il palazzo di gelato, creato dalla fantasia dello scrittore Gianni Rodari, è il sogno di ogni goloso: quante volte, infatti, vi sarà capitato, dopo aver consumato un gelato, di chiederne un altro?
Non c’è da stupirsi se il gelato artigianale è diventato nel corso della storia dell’alimentazione e della socialità una delle preparazioni più amate da piccoli e grandi al punto che oggi la sua vendita rappresenta una voce importante nel fatturato di numerose attività nel mondo legate al settore della gelateria, come nel caso dell’Italia. Inoltre nel 2012 il Parlamento europeo ha deciso di promuovere la cultura del gelato istituendo la Giornata Europea del Gelato Artigianale che ricorre ogni anno il 24 marzo.
Concedersi un gelato artigianale, scegliendo tra una vasta gamma di gusti oggi disponibili (si va da quelli tradizionali e alla frutta, a quelli caramellati, salati, fino a quelli a base di alghe o senza lattosio e vegani), è compiere un viaggio nella propria memoria affettiva e famigliare, sperimentando sensazioni positive che altri hanno provato prima di noi.
Anche se l’origine del gelato è incerta e la sua invenzione è stata attribuita a personaggi illustri, in molti sostengono che la ricetta del gelato sia legata alla città di Firenze e alla figura di Bernardo Buontalenti (1531-1608), noto architetto, scultore e pittore della corte granducale medicea.
Buontalenti riuscì a perfezionare la ricetta di un sorbetto inizialmente ideata da un umile macellaio, tale Ruggeri, aggiungendovi l’uovo e inventando una macchina dove inserire il ghiaccio e mescolare gli ingredienti. Nacque così il gelato moderno, raffinato e gustoso, a base di latte, panna e uova, che ancora oggi porta il nome del versatile artista fiorentino. Col tempo il gelato ha superato i confini italiani, affermandosi nel mondo.
Allora, anche se non possiamo mangiare un intero palazzo di gelato, di certo un cono o una coppetta di gelato sapranno conquistarci al primo assaggio, assicurandoci refrigerio e buonumore.