
La mimosa, meravigliosa pianta dal colore giallo e l’inconfondibile profumo, è il simbolo della Festa della Donna, nel linguaggio dei fiori, indica forza e femminilità.
Il luogo d’origine della pianta è la Tasmania, in Australia, ed è stata introdotta in Europa a partire dagli inizi del 1800. Il nome italiano, molto probabilmente, nasce dalla radice spagnola mimar, cioè accarezzare, termine che si collega alla sensibilità del mondo femminile. La mimosa in realtà è un’acacia, dal greco a-cacha, cioè senza negatività – candore, si tratta di un’acacia non bianca ma gialla. Il vero significato del nome è perciò un affascinante ossimoro molto affine alla personalità femminile: candore non bianco.
Le mimose si possono presentare come alberi o arbusti e la peculiarità della pianta è una fioritura molto ricca di colore giallo intenso, con foglie bipennate.
Può essere coltivata sia in vaso che in terra e può raggiungere altezze fino ai 20 metri.
Il periodo di fioritura della è l’inizio di marzo, infatti, la nascita dei suoi fiori indica l’avvicinarsi della primavera, essendo la prima pianta a fiorire, riempiendo l’aria dei primi profumi della stagione.
È il simbolo della festa della Donna certamente perché il suo significato di forza e femminilità può indicare il carattere femminile, così come la morbidezza e la delicatezza dei suoi fiori.
Curiosità
Gli Indiani d’America regalavano un piccolo mazzo di mimose quando decidevano di dichiarare il proprio amore.
Le ragazze inglesi erano solite appuntare un rametto di mimosa alla giacca per accentuare la propria femminilità.
La mimosa è simbolo della donna, perché può apparire un fiore fragile e sensibile, ma la pianta è molto resistente e in grado di attecchire in terreni difficili.
Gli Aborigeni australiani attribuivano alla mimosa proprietà curative e, ancora oggi, la pianta è usata in medicina, nelle diete e per creare decotti, ad esempio contro nausea e diarrea.
Le giraffe amano cibarsi di foglie di acacia e di mimose, tanto da poterne mangiare fino a 66 kg al giorno.