Il Natale è un periodo unico e senza tempo, che avvolge con la sua magia fatta di luci, gentilezza, bontà e soprattutto speranza. Le tradizioni natalizie sono infinite ed hanno in comune un unico elemento: la meraviglia dei valori profondi.
Da alcuni anni, accanto alla figura del paffuto Babbo Natale e della gitana Befana, è comparso un nuovo personaggio che accompagna i più piccini lungo l’attesa che porta al 25 dicembre: si tratta dell’Elfo sulla mensola, meglio conosciuto come Elf on the shelf, un simpatico gnomo dal cappello a punta che arriva direttamente dal Polo Nord. Il soggiorno in casa comincia dall’inizio di dicembre fino a Natale, anzi nella tradizione americana il piccolo osservatore arriva in casa dal Giorno del Ringraziamento, quindi fine novembre.
Quest’ospite porta con sé una tradizione tutta americana rapidamente diffusa in tutto il mondo; ogni famiglia “adotta” un Elfo di Babbo Natale che, per tutto il periodo dell’Avvento sarà gli occhi e le orecchie di Santa Claus, ma non solo: oltre a controllare l’operato dei bimbi, si divertirà nel fare tante marachelle e cose buffe.
L’elfo arriva dal nulla, anzi spesso attraverso una porticina che può comparire per magia o che viene preparata apposta dalla famiglia, diventando il passaggio magico tra la casa e il laboratorio di Babbo Natale. Questo però non è sufficiente: a volte, c’è bisogno di una filastrocca per attivare l’uscio magico. La famiglia ospitante sceglierà il nome più adatto al piccolo ospite che verrà poi sistemato su di una mensola per controllare al meglio tutto ciò che dovrà riferire a Santa Claus, ogni notte; alcuni elfi si presentano con la loro carta d’identità o con un certificato d’adozione.
C’è una sola regola: l’elfo non può essere toccato dai bimbi, altrimenti perderebbe la sua magia; se capita, il bambino può scusarsi scrivendo una letterina all’Elfo e lasciando un pizzico di cannella vicino a lui, prima di andare a dormire. Queste spezia lo aiuterà a recuperare la sua magia.
A parte questa unica regola, i bambini possono parlare al proprio elfo, diventando il confidente a cui affidare sogni, segreti, desideri e aspettative
La storia di questo ospite nasce nel 2004 dal libro di Carol Aebersold e sua figlia Chanda Bell, con le illustrazioni di Coë Steinwart, dal titolo The Elf on the Shelf: A Christmas Tradition, dove si racconta in rima come Babbo Natale viene a sapere quali bambini sono stati buoni grazie ai suoi assistenti e quali doni essi desiderano. La versione adattata italiana si intitola “Che la magia abbia inizio: …Attenzione elfo in arrivo! “, di Martina Caterino e Monica Pezzoli, dove così come nella versione americana, si preparano i bambini all’arrivo dell’elfo, dettando le semplici regole del gioco.
Accanto alla meraviglia di un ospite così alternativo, il divertimento di ogni bimbo sta proprio nell’accompagnare le sue marachelle divertendosi insieme e rispettandosi nel nome del Santo Natale.
Quindi non resta che fare solo una cosa: mi raccomando bambini, fate i bravi!