Nel lontano aprile 1521 nella cittadina di Worms, in Germania, l’attenzione è rivolta al monaco agostiniano tedesco Martin Lutero, convocato dall’imperatore Carlo V d’Asburgo con l’accusa di eresia. Lutero, assillato negli anni della sua formazione teologica dal problema della salvezza dell’uomo, era convinto che Dio, misericordioso, premi con la sua grazia salvatrice l’uomo che nutre una profonda fede nella bontà divina. La tesi della giustificazione per fede era profondamente rivoluzionaria, poiché rendeva superflua la funzione della Chiesa romana come intermediaria tra Dio e l’uomo. Per Lutero, infatti, ogni fedele poteva comunicare direttamente con Dio attraverso la lettura e l’interpretazione delle Sacre Scritture. Inoltre per raggiungere la salvezza non servivano opere pie o somme di denaro per cancellare i propri peccati, perché la salvezza non poteva essere comprata. Forse, le affermazioni di Lutero sarebbero rimaste confinate nell’ambito delle dispute dottrinali del tempo se non ci fosse stata la campagna della vendita delle indulgenze, promossa da papa Leone X per finanziare la costruzione della basilica di San Pietro. Quella delle indulgenze era una pratica antica che permetteva alla Chiesa di incamerare denaro promettendo ai fedeli la remissione dei loro peccati. In Germania la vendita delle indulgenze era così diffusa da aver trasformato la questione della salvezza in un vero e proprio affare finanziario. Fu allora che Lutero decise di prendere pubblicamente posizione: il 31 ottobre 1517 affisse 95 tesi alle porte della cattedrale di Wittenberg, città dove insegnava teologia, per confutare la validità delle indulgenze. Le tesi di Lutero furono stampate e si diffusero rapidamente, incontrando il favore di quanti criticavano la ricchezza e la mondanizzazione della Chiesa. Il papa intervenne scomunicando il monaco tedesco che reagì bruciando pubblicamente la bolla di scomunica.
Torniamo dunque alla Dieta di Worms, l’assemblea dei prìncipi del Sacro Romano Impero, dove Lutero si è presentato per essere processato di fronte a Carlo V. Lutero spiega il contenuto dei suoi scritti, difende la sua proposta di riforma politico-religiosa contro Roma e si rifiuta di ritrattare le sue dottrine. La rottura con la Chiesa romana è inevitabile. Neanche Carlo V può fermare il frate ribelle che è tratto in salvo dal principe Federico di Sassonia che lo nasconde in uno dei suoi castelli, dove Lutero avvia la traduzione della Bibbia in tedesco.
La dottrina di Lutero conquista così la Germania, favorendo l’alfabetizzazione dei ceti meno abbienti e la formazione di un nuovo movimento religioso in Europa detto protestantesimo.