C’era una volta un bambino di nome Nilo che adorava viaggiare con i suoi genitori.
Ogni volta che arrivavano in una nuova nazione, però, succedeva qualcosa di difficile: le persone parlavano lingue diverse e Nilo non capiva nulla!
Un giorno, un vecchio viaggiatore gli regalò un paio di occhiali speciali con intelligenza artificiale e gli disse: “Questi occhiali non sono normali. Funzionano insieme al tuo smartphone e ti aiuteranno a capire tutti e a farti capire da tutti.”
Nilo indossò gli occhiali, prese in mano il suo smartphone e… magia!
Appena arrivato in città, Nilo disse: “Portami in piazza!”
Gli occhiali ascoltarono la sua voce, lo smartphone tradusse le parole e il tassista sentì tutto nella sua lingua.
Quando rispose, gli occhiali rimandarono la traduzione all’orecchio di Nilo.
Poi Nilo entrò in un ristorante.
Il cameriere parlava velocissimo in una lingua sconosciuta.
Gli occhiali catturavano la voce, lo smartphone traduceva e subito Nilo riceveva la frase nella sua lingua.
Così poté ordinare senza timore di sbagliare.
Camminando, Nilo chiese a una signora come arrivare al parco.
La donna parlava veloce, ma gli occhiali con intelligenza artificiale e lo smartphone lavoravano insieme: tradussero tutto e Nilo capì la direzione.
Era come avere due amici invisibili che parlavano per lui!
Infine, Nilo voleva comprare un regalo.
“Avete un libro con le fiabe?”
La sua domanda passò dagli occhiali allo smartphone e fu subito tradotta.
Il commesso capì e rispose: anche la sua voce tornò a Nilo nella sua lingua.
Alla fine del viaggio, Nilo disse con gioia: “Questi occhiali con l’intelligenza artificiale e lo smartphone non servono solo a tradurre le parole… servono a fare amicizia. Con loro posso parlare con chiunque nel mondo!”
Gli occhiali non erano soltanto tecnologia: erano un ponte di amicizia che univa i cuori e cancellava i muri invisibili delle lingue.
E da quel giorno, ovunque andasse, Nilo non si sentì mai più straniero.