
Ciao bambini e bambine!
Avete mai pensato a come si diventa cittadini di un Paese?
Immaginate che il mondo sia una grande squadra di calcio. Per giocare in una squadra, devi avere la maglia di quella squadra, giusto? Lo stesso vale per i Paesi: per far parte della “squadra”, devi avere la cittadinanza.
Ci sono due modi principali per avere la maglia di un Paese:
1. Diritto del Sangue (Ius Sanguinis)
Questo è il modo più comune. Funziona così: se i tuoi genitori sono cittadini di un Paese, anche tu diventi automaticamente cittadino di quel Paese. È come un superpotere che si trasmette di padre in figlio. Non importa dove nasci, l’importante è da chi nasci.
2. Diritto del Suolo (Ius Soli)
Questo è un po’ diverso. Significa che diventi cittadino del Paese in cui nasci, a prescindere da chi siano i tuoi genitori. È come se il tuo certificato di nascita fosse un biglietto d’ingresso automatico per quella squadra.
Dove si usa?
-
In quasi tutta l’America, come negli Stati Uniti e in Canada, funziona proprio così: se nasci lì, diventi cittadino. È come una regola automatica, senza dover fare niente di speciale.
-
In altri Paesi, come la Francia, la regola è un po’ diversa. Se nasci lì da genitori stranieri, non diventi subito cittadino. Però, se vivi in Francia per tanti anni, per esempio fino ai 18 anni, puoi chiedere di diventare francese. È un po’ come superare una prova per entrare nella squadra.
-
In Italia, di solito, si usa il “diritto del sangue”. Tuttavia, ci sono delle eccezioni. Per esempio, se un bambino nasce in Italia ma non può avere la cittadinanza dei genitori (perché, ad esempio, sono senza cittadinanza), allora l’Italia gli dà la sua. Inoltre, se sei nato in Italia e ci hai sempre vissuto, quando compi 18 anni hai un anno di tempo per chiedere di diventare cittadino italiano. È un’opportunità speciale che ti viene data.
La cosa più importante da ricordare è che ogni Paese ha le sue regole, ma l’obiettivo finale è far parte di una comunità e sentirsi a casa.