Tanto tempo fa, tra le colline e le montagne del Cilento, viveva un popolo speciale appartenente alla grande famiglia degli Enotri.
Erano bravi contadini, cacciatori e guerrieri.
Amavano la loro terra, coltivavano i campi, allevavano animali e costruivano villaggi sicuri nel bosco.
Credevano che la natura fosse magica e piena di spiriti buoni che proteggevano tutti.
Un giorno, gli Enotri decisero di costruire un villaggio su una collina alta chiamata Monte Pruno, a 879 metri s.l.m., nel comune di Roscigno.
Da lì potevano vedere tutta la valle, i corsi d’acqua che brillavano al sole e le montagne lontane.
Con grandi pietre, costruirono case solide in pietra e una palizzata per proteggersi dagli animali selvatici e dai nemici.
Gli Enotri erano molto abili: sapevano forgiare armi di ferro e decoravano i loro vestiti con perline colorate e fili d’oro.
La sera, accanto al fuoco, raccontavano storie di eroi, animali magici e spiriti del bosco.
Vicino al villaggio passava un’antica strada che tante persone usavano per viaggiare, vendere e scambiarsi oggetti preziosi.
Gli Enotri la conoscevano bene e la usavano per incontrare altri popoli.
Durante le feste, la strada diventava un posto speciale, pieno di musica, cibo e storie meravigliose.
Anche dopo molto tempo, questa via continuò a essere usata per collegare due importanti antichi centri: Poseidonia e Metaponto.
Ma il tempo passò e arrivarono nuovi popoli.
Gli Enotri provarono a difendere le loro case, ma piano piano si unirono ad altri e la loro storia sembrò svanire.
Tanti secoli dopo, degli archeologi trovarono qualcosa di incredibile proprio a Monte Pruno: una tomba antica.
Dentro c’erano armi, gioielli brillanti, vasi dipinti con scene di festa e battaglia ed il tesoro di un principe e grande guerriero.
“Gli Enotri non sono scomparsi!” dissero gli studiosi.
“La loro storia vive ancora qui!“
Oggi, se cammini tra i sentieri di Monte Pruno puoi immaginare i bambini che giocano, gli adulti che lavorano nei campi e il vento che racconta storie antiche.
Puoi anche seguire la vecchia strada e immaginare i mercanti con i loro carri carichi di stoffe e merci preziose.
Gli Enotri non sono davvero spariti: il loro spirito è ancora nel Cilento, pronto a raccontare la sua storia a chi sa ascoltare.