Era una mattina piena di entusiasmo nella scuola elementare “Arcobaleno”.
La maestra Sara aveva una sorpresa speciale per i suoi piccoli alunni.
“Oggi faremo qualcosa di magico! Impareremo come i computer possono pensare. Vi piace l’idea?” chiese con un grande sorriso.
I bambini, emozionati, gridarono: “Sììì!“
La maestra accese la lavagna interattiva multimediale, e apparve l’immagine di un computer con un bel faccino sorridente.
“Questo è il nostro nuovo amico, il signor Byte. Lui vuole imparare da voi! Per esempio, possiamo insegnargli a riconoscere gli animali. Chi vuole aiutarmi?“
Martina alzò subito la mano. “Io, maestra!“
“Benissimo, Martina. Guarda queste foto: c’è un gatto, un cane e un uccellino. Ora mostriamole al signor Byte e diciamogli cosa sono.“
Martina indicò le immagini sul tablet e disse: “Questo è un gatto, questo è un cane e questo è un uccellino.“
Dopo che il signor Byte ebbe imparato, la maestra propose un gioco.
“Ora mostriamo al signor Byte una nuova foto e vediamo se riesce a indovinare.“
Apparve sullo schermo l’immagine di un cagnolino.
Il signor Byte scrisse: “È un cane?” e tutti i bambini saltarono dalla gioia.
“Bravo, signor Byte!” risposero in coro.
La maestra continuò: “Ma sapete che possiamo anche creare una storia con il signor Byte?“
Divise i bambini in gruppi.
“Il vostro compito è scrivere una piccola frase su una giornata di sole, pioggia o neve. Quando Byte riconoscerà una parola, reagirà!“
Il gruppo di Luca scrisse: “C’è il sole.“
Byte rispose sullo schermo: “Che bella giornata!“
Quando invece il gruppo di Anna scrisse “Piove“, Byte apparve con un ombrello.
Tutti risero quando, leggendo “Neve“, il personaggio sullo schermo si mise a fare un pupazzo di neve.
“Adesso, bambini, facciamo un gioco di esplorazione!” disse la maestra.
“Il signor Byte vi darà delle missioni.“
Sullo schermo apparve il messaggio: “Trova qualcosa di rosso!“
I bambini corsero per la classe cercando penne, quaderni e perfino fiocchi rossi.
Ogni volta che mostravano un oggetto, Byte diceva: “Ben fatto!“
Infine, la maestra Sara propose un gioco musicale.
“Registriamo dei suoni e insegniamoli al signor Byte. Per esempio, il cinguettio degli uccelli, il rumore delle mani che battono e il rombo delle macchinine.“
Dopo aver imparato, Byte iniziò a fare indovinelli.
“Che suono è questo?” chiese.
I bambini gridavano le risposte con entusiasmo.
Alla fine della lezione, la maestra chiese: “Vi è piaciuto?“
Tutti risposero: “Sììì!“
“Ora sapete che i computer possono imparare, ma hanno bisogno del nostro aiuto. Insieme possiamo fare magie!“
I bambini tornarono a casa felici, raccontando ai genitori delle avventure con il signor Byte.
E il computer, con il suo sorriso luminoso, sembrava pronto per nuove scoperte.
Era stato un giorno davvero speciale, pieno di magia e allegria.