A Villa Villacolle abita una bambina di 9 anni in compagnia di soli due amici; il cavallo “zietto” e la scimmietta “Signor Nilsson”; la sua mamma non c’è più, mentre suo papà è un marinaio che vive sull’isola di Taka-Tuka-Land. Questa bimba si chiama Pippi Calzelunghe ed è una forza della natura.
Pippilotta Viktualia Rullgardina Succiamenta Efraisilla Calzelunghe nasce dal genio della svedese Astrid Lindgren; tutto iniziò come una favola ideata per sua figlia,per divenire poi, nel 1945, una pubblicazione; l’autrice di ispirò al suo stesso percorso di vita anticonformista.
I racconti di Pippi Calzelunghe sono stati tradotti in 76 lingue ed hanno ricevuto la candidatura al Nobel, oltre che la vittoria del premio Andersen nel 1958. Oltre ai libri, Pippi spopolò in tv nella serie televisiva con protagonista Inger Nillson e poco dopo, in una serie a cartoni animati trasmessa dapprima in Canada nell’ottobre 1997, poi in Italia l’anno successivo.
Pippi, soprannominata per via dei calzettoni bianchi e rossi indossati fino sopra le ginocchia è ancora rivoluzionaria per i nostri tempi, con il suo atteggiamento anticonformista e imprevedibile, capace di non passare inosservata, lei come la sua inconfondibile abitazione dipinta di verde, rosa e giallo. La sua personalità libera e gioiosa è ciò che la lega ai suoi amici del cuore, Tommy e Annika.
Nella serie ritroviamo tutta la storia della protagonista che vive da sola, in continua attesa di suo padre; a casa di Pippi, c’è un tesoro pieno di monete dorate a cui la ragazza fa sempre la guardia, perché dei ladri come Bloom e Tuonokarlsson, cercano sempre di un modo per sottrarglielo. Un’altra insidia è rappresentata dalla signora Prysselius, desiderosa di far mettere in collegio la giovanissima figlia del capitano Calzelunghe e quindi sempre pronta a sguinzagliarle dietro due poliziotti.
Nata in un periodo dove difficilmente compare un personaggio femminile nelle fiabe come lei, è considerata un’eroina sui generis, forte, coraggiosa, originale, simpatica, furba e geniale. L’allegria, la capacità inventiva e il buon cuore di Pippi trasportano nel suo mondo, dove fantasia e realtà si mescolano continuamente.
Pippi insegna l’importanza del caos, del lasciare e lasciarsi andare, testimoniando che il tempo va vissuto anziché programmata passo dopo passo per paura dell’ignoto.
Pippi ha la capacità di sorridere sempre a dispetto di come vanno le cose, sapendo sdrammatizzare e trovando il lato positivo anche dove non sembra esserci, credendo nella vita e ad apprezzandola, comunque vada.
L’unico modo per rendere la nostra esistenza più leggera e divertente è proprio risvegliare la Pippi dentro di noi!