Gli studenti universitari chiedono che gli Atenei rendano pubblici i finanziamenti da parte delle aziende Oil&Gas e soprattutto, prevedano piani di decarbonizzazione delle loro attività di didattica e ricerca.
È la mozione approvata all’unanimità dal Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari nell’ultima seduta del 12 aprile: i flussi finanziari devono essere coerenti con un percorso che conduca alla eliminazione dei gas a effetto serra e resiliente al clima, nonché all’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, come stabilito dall’ Accordo di Parigi.
L’approvazione unanime della mozione da parte di tutti i rappresentanti del Consiglio degli Studenti Universitari è un’ulteriore dimostrazione dell’importanza e della trasversalità della richiesta.
Secondo un recente sondaggio su Giovani e Clima realizzato da EMG Different per il WWF, 8 giovani su 10 si dichiarano preoccupati dal cambiamento climatico. Inoltre, più del 70% degli intervistati auspica che tutta l’energia italiana venga prodotta da fonti rinnovabili e che le fonti di energia rinnovabile siano la soluzione alla crisi energetica che stiamo affrontando. Non è un caso, quindi, che proprio i giovani richiedano alle Istituzioni di intraprendere azioni nette contro la principale minaccia al loro e al nostro futuro, ovvero i combustibili fossili.
Gli Atenei devono impegnarsi a rendere pubblici i flussi finanziari da parte delle aziende, in particolare del settore Oil&Gas, e soprattutto predisporre al più presto dei piani strategici per l’eliminazione di questi finanziamenti, anche convertendoli e reindirizzandoli in progetti connessi allo sviluppo e all’innovazione legati alle fonti rinnovabili.
Il WWF Italia, supporta quest’iniziativa studentesca ed è pronto a sostenerla nei futuri passi, con l’auspicio che le istituzioni universitarie, nazionali e dei singoli Atenei, insieme a tutte le componenti accademiche, colgano l’opportunità per costruire un futuro senza combustibili fossili.