Una mattina luminosa, il piccolo Luca si svegliò tutto contento.
Era il giorno in cui sarebbero andati a trovare i nonni al mare!
Luca: «Mamma, andiamo con la nostra macchina?»
Mamma: «No, oggi prendiamo un taxi molto speciale!»
Luca: «Un taxi volante?!»
Mamma: «Quasi… è un taxi intelligente. Si guida da solo!»
Davanti casa si fermò un taxi tutto giallo, lucido e con luci blu che lampeggiavano.
Non c’era nessun autista dentro!
La porta si aprì da sola e una voce gentile disse:
Taxi intelligente: «Buongiorno Luca! Benvenuto nel taxi intelligente. Dove andiamo?»
Luca: «Dai nonni, vicino al mare!»
Taxi intelligente: «Perfetto. Allacciate le cinture, si parte!»
Il taxi aveva telecamere come occhi, sensori come orecchie e un computer intelligente al posto del cervello.
Guardava la strada, ascoltava i suoni e capiva cosa fare.
Si fermava ai semafori, rallentava vicino alle scuole e si fermava ogni volta che vedeva pedoni, ciclisti o gattini attraversare.
Durante il tragitto, il taxi disse: «Luca, ti va un pò di musica?»
Luca: «Sì! Qualcosa che canti anche il mare!»
Taxi intelligente: «In arrivo una canzone speciale!»
Il taxi mise una canzone dolce con il suono delle onde e dei gabbiani.
Luca chiuse gli occhi e immaginò di essere già sulla spiaggia…
Il taxi rallentò e disse: «Siamo arrivati a destinazione. Buona giornata al mare, Luca!»
Luca: «Grazie, amico robot! Sei il mio taxi preferito!»
Il taxi fece un suono simpatico e ripartì, pronto ad accompagnare un altro passeggero.
Luca corse ad abbracciare i nonni e raccontò tutto: «Non c’era il tassista! Ma il taxi parlava e si fermava da solo»
Da quel giorno, Luca sognò di inventare taxi intelligenti per far viaggiare tutti: bambini, mamme, nonni… e persino gli orsetti di peluche!