Il Torneo dei Sogni al Campo Azzurro

C’era una volta, in un paese baciato dal sole e circondato da campi verdi, un campo da tennis speciale, chiamato “Campo Azzurro”. Non era un campo qualsiasi, perché si diceva che lì i sogni dei giovani tennisti potessero avverarsi.
Un mattino frizzante, tre amici speciali si ritrovarono al Campo Azzurro. C’era Jannik, con i suoi capelli rossi come il fuoco e la sua racchetta che sfrecciava velocissima, tanto da sembrare una freccia scoccata. Poi c’era Matteo, un ragazzo alto e sorridente, con un servizio così potente che la pallina sembrava un razzo. E infine, c’era Jasmine, agilissima e instancabile, che correva da una parte all’altra del campo come una farfalla, senza mai fermarsi.
“Che ne dite di fare un torneo a squadre?” propose Jannik, con gli occhi che gli brillavano.
“Ottima idea!” rispose Matteo, facendo roteare la sua racchetta.
“Sì, ma con una regola speciale,” aggiunse Jasmine. “Chi fa un punto, deve fare una risata contagiosa!”
Così, il Torneo dei Sogni ebbe inizio. Jannik e Matteo, i “Giganti del Servizio”, sfidarono Jasmine, la “Farfalla Inarrestabile”, che per l’occasione aveva scelto di giocare da sola, per dimostrare la sua bravura.
La prima partita fu emozionante. Jannik servì un ace così potente che la pallina quasi scomparve. “Ah ah ah!” si mise a ridere, una risata allegra e cristallina.
Poi fu il turno di Jasmine. Con la sua agilità, raggiunse una palla che sembrava impossibile, la rimandò oltre la rete con un tocco delicato e vinse il punto. “Hi hi hi!” fece, con una risatina un po’ birichina.
Matteo, con la sua forza, mise a segno un dritto fortissimo. “Ho ho ho!” esclamò, la sua risata profonda e risonante.
La partita continuò tra schiacciate, volée e corse mozzafiato. Ogni punto era accompagnato da una risata diversa, che riempiva il Campo Azzurro di allegria. A volte le risate erano così contagiose che anche gli uccellini sugli alberi sembravano cinguettare più forte.
C’erano momenti in cui uno sbagliava, ma nessuno si arrabbiava. “Fa niente!” diceva Jannik. “L’importante è divertirsi!”
“È vero,” aggiungeva Matteo, “ogni errore ci insegna qualcosa.”
E Jasmine, con un sorriso, ricordava: “Il tennis è come la vita, ci sono alti e bassi, ma l’importante è continuare a correre e a non mollare mai!”
Alla fine, non importò chi vinse il torneo. Tutti e tre avevano dato il massimo, avevano imparato qualcosa l’uno dall’altro e, soprattutto, si erano divertiti un mondo. Il Campo Azzurro risuonava ancora delle loro risate, un ricordo che avrebbero portato sempre con sé.
E così, Jannik, Matteo e Jasmine, i grandi campioni italiani del momento, dimostrarono che il tennis non è solo vincere, ma anche amicizia, divertimento e la gioia di stare insieme, rincorrere una pallina e, soprattutto, ridere di gusto!