Sono le 2 del mattino, un treno dell’S-Bahn, la metropolitana sopraelevata di Berlino, torna indietro. “I passeggeri sono pregati di scendere”. Da Alexander Platz, Erich Honecker, ancora sconosciuto, dirige le operazioni quale funzionario della Sed, il Partito Socialista Unificato di Germania. Nel giro di poche ore un filo spinato segnerà le frontiere fra l’est e l’ovest della città, su ordine del presidente Walter Ulbricht.

E’ così che nasce il Muro di Berlino, poco prima delle luci dell’alba del 13 agosto 1961.
La decisione dei governi del patto di Varsavia di blindare l’area orientale della città, per evitare un dissanguamento – 1,6 milioni di berlinesi avevano già lasciato l’est per l’ovest – divenne la rappresentazione tangibile della “cortina di ferro” che divise il mondo nei due blocchi d’influenza sovietica e americana, durante la guerra fredda. Le conseguenze di quella scelta segnarono la storia. Per decenni famiglie e amici furono separati, e costò la vita a tanti berlinesi, che tentarono la via della fuga, in un’impresa via via più pericolosa. Furono almeno 140 le vittime del Muro, sotto i “tiri di precisione” esplosi dagli agenti dell’est. Che cos’era il muro di Berlino?
Immagina di avere una città, Berlino, divisa in due parti da un muro grandissimo e lunghissimo. Questo muro è stato costruito nel 1961 e per ben 28 anni ha separato amici, famiglie e vicini di casa. Da una parte c’era la Germania dell’Ovest, e dall’altra la Germania dell’Est.
Era come se ci fossero due mondi diversi nella stessa città:
- A ovest, le persone potevano viaggiare dove volevano e comprare quello che desideravano.
- A est, invece, il governo controllava tutto e le persone non potevano lasciare la loro parte di città. Chi provava a scappare, veniva fermato e punito severamente.
Perché è stato costruito?
Dopo una guerra molto grande, la Germania fu divisa tra paesi diversi. La parte occidentale divenne libera, mentre quella orientale finì sotto il controllo di un governo che non voleva che le persone scappassero per andare a vivere nella parte libera della città. Per questo motivo, costruirono il muro per impedire a chiunque di attraversarlo.
E poi… il muro è caduto!
Le persone della Germania dell’Est erano stanche di non essere libere e non potevano più sopportare questa situazione. Così, a partire dal 1989, iniziarono a protestare, chiedendo di poter viaggiare liberamente.
Finalmente, il 9 novembre 1989, una notizia incredibile arrivò: il governo annunciò che le persone potevano attraversare i confini! Migliaia e migliaia di persone corsero al muro, piangendo e ridendo dalla gioia. Iniziarono a demolirlo con le loro mani, usando martelli e scalpelli. Fu una festa grandissima, e in poche ore, il muro che per tanti anni aveva separato una nazione intera fu distrutto.
Cosa rimane oggi del muro?
Oggi, a Berlino, non c’è più il muro, ma puoi ancora vedere dei pezzettini che sono stati lasciati lì apposta per non dimenticare mai cosa è successo. Questi pezzi sono spesso decorati con disegni coloratissimi, e servono a ricordarci che la libertà è un tesoro prezioso da difendere.