Giallina è una coccinella tutta gialla a pallini neri. È allegra, simpatica e creativa. Una maga nell’inventare giochi! Giallina ha inventato un gioco per ogni momento della giornata: il gioco della sveglia, il gioco della tavola imbandita, il gioco del buongiorno e della buonanotte, delle nuvole, del sole e delle stelle! Stamattina Giallina è pronta per una nuova, grande avventura: il primo giorno di scuola! Con lo zainetto rosso e blu e un grande sorriso, fa il suo ingresso in classe. Per il troppo entusiasmo, urta con una zampina nella cattedra e… PATATRAC! Il bel vaso coi fiori freschi della maestra finisce in mille pezzi sul pavimento. «Che sfortuna!» tuona la maestra. «Una coccinella che porta sfortuna!» le fanno eco gli alunni dai banchi. E giù risate. «Mi spiace, maestra…» «Si dice signora maestra! Come ti chiami?» «Mi chiamo Giallina, signora maestra…» «Giallina, vai a sederti là in fondo e cerca di stare ferma e buona». Più tardi, a ricreazione, Giallina fa la conoscenza dei suoi compagni di banco: l’elefantino Lele e la volpe Azzurra. «Se la maestra ti ha messo qui accanto a noi, non è un buon segno» dice Lele con gli occhietti tristi. «Perché mai?» «Noi dell’ultima fila siamo ripetenti. La maestra ha bocciato me perché non ho memoria e per un elefante è cosa assai grave!» «Io sono stata bocciata perché sono lenta nel capire. Anche se sono una volpe» sospira Azzurra. «Non è giusto!» esclama Giallina. «Tutti ci prendono in giro…» sussurra Lele. «Qui ci vuole un gioco! Un gioco che dimostri alla maestra e a tutti gli altri che ognuno è diverso e speciale. Abbasso le etichette!» «E questo gioco, che gioco è?» domanda dubbiosa la piccola Azzurra. «Ci sono!» annuncia Giallina «sarà la Caccia ai Talenti nascosti!» «E come si gioca?» interviene Lele. «Oggi pomeriggio, dopo la scuola, prepareremo insieme il regolamento!» «E se poi io lo dimentico?» sospira Lele, coprendosi gli occhietti con le orecchie. «E se io non capisco?» aggiunge Azzurra, agitando nervosamente la soffice coda. «Niente paura! Siamo una squadra: ci aiuteremo a vicenda. Uno per tutti, tutti per uno!» conclude Giallina, abbracciandoli stretti.