Nerone è un giovane di circa vent’anni, dai capelli color cenere e il cuore bruciato. Ha lo stesso nome dell’imperatore incendiario di Roma, con il quale è anche accumunato dalla follia: da piccolo si muoveva di notte per le strade del paese (amava solo la compagnia delle tenebre) a rovistare tra i rifiuti.
I ragazzini lo prendevano in giro, lo chiamavano “straccione” o “pattumiera umana”, ma la cosa non durò: l’astio dello sguardo che Nerone riservava loro ogni volta che si avvicinava metteva paura: i suoi occhi, seppur scuri, parevano prender fuoco. Nessuno sapeva del passato di quel bambino e forse, conoscendolo, avrebbero potuto perdonare la sua follia.
Nerone fu presto isolato da tutti, crebbe in solitudine, senza amore… già, perché l’unica persona che lo adorava se l’era portata via il fuoco. Il fuoco… dal giorno dell’incendio della sua casa si era accorto che, ogni volta che provava odio verso qualcuno, le sue mani iniziavano a bruciargli e spuntavano sulle sue dita delle fiammelle che ardevano, provocandogli solo un leggero fastidio. Aveva questo potere: sì, poteva creare il fuoco dal nulla! Provava piacere ad incendiare ciò che lo circondava, distruggendo sperava di ricostruire il suo cuore. Ma davvero quello poteva essere il modo?
La madre di Filippo è stata chiara: niente più scorribande con gli amici dopo la scuola e solo uscite limitate al campo da calcio dietro casa, dove poteva controllarlo dalla finestra. Da quando è bruciato il bosco confinante con l’abitazione di Filippo, il capanno degli attrezzi, la palestra della scuola del quartiere e perfino un povero gatto randagio, le mamme della zona temono per la salute dei loro figli. In quei giorni era sempre stata avvistata un’ombra poco lontano dalle fiamme che fuggiva ridendo ed era nata la leggenda del “matto incendiario”, un personaggio fantomatico che nessuno aveva mai visto in volto.
Filippo però non è affatto spaventato, anzi, è affascinato da questo fantomatico personaggio a cui tutti ormai danno la responsabilità di quanto sta accadendo, pur non avendo alcuna prova. Nei suoi sogni ad occhi aperti fantastica di sconfiggere quel giovane cattivo con l’aiuto dei suoi fedeli amici, Marco e Sebastiano, e di salvare dalle fiamme Arianna, quella bambina biondina dell’altra sezione tanto carina.
Per Filippo è l’ultimo anno delle scuole elementari, il momento giusto per compiere un’impresa eroica insieme agli amici: quando gli ricapiterebbe una simile occasione?
Filippo non ha superpoteri ma una buona dose di coraggio, intraprendenza, un pizzico d’ incoscienza tipico dei suoi anni e quel modo di fare da “trascinatore di folle”. Marco invece è un cervellone, quello con l’idea buona sempre pronta, quello con le giuste strategie per risolvere ogni situazione. Sebastiano ha dei riflessi prontissimi, è velocissimo e non gli sfugge nulla. Insomma, sono un bel trio e ognuno ha una caratteristica che lo contraddistingue e che può mettere al servizio degli altri.
Per questo Filippo ha già deciso che non rispetterà le regole imposte dalla madre e si troverà con gli amici nella piazza del paese per ideare un tranello che porterà il nemico alla scoperta, per coglierlo sul fatto e sconfiggerlo.
Poi si sa, nella piazza non saranno soli, alla sera si ritrovano anche gli altri ragazzini del paese e lui ne conosce alcuni con altre doti che potrebbero proprio dare una mano…
Trending
- “Bolinhos de bacalhau”
- Luca e Sara alla scoperta del dio guerriero degli Alburni
- Tutti per uno
- Prima vennero di Martin Niemöller
- La giraffa Amelia
- I piccoli alunni di Rodari, fuggiti dai nazisti e dalle leggi razziali
- Il magico viaggio di Byte nella scuola “Arcobaleno”
- La Dama, il gioco dove tutto è semplicemente bianco o nero
Non si scherza con il fuoco
Articoli correlati
IPiccoliQuotidiano.it
Info
Testata giornalistica
Iscritto nel Registro della Stampa periodica del Tribunale di Vallo della Lucania al n. 119
Direttore Responsabile:
Bartolo Scandizzo
Contatti e social
© 2025 Calore srl. – P. IVA 03728580659 – Tutti i diritti riservati.