Era il 1982 quando Tim Burton realizzò il poema The Nightmare Before Christmas, per creare il progetto che conosciamo oggi; ispirato dalla vetrina di un negozio subito dopo Halloween, dove Burton si fermò ad osservare il negoziante sostituire gli scheletri con gli addobbi natalizi: due festività differenti e quasi contrastanti, ma ciascuna col suo inimitabile significato. Questoè un film d’animazione del 1993 ideato e co-prodotto da Tim Burton, per conto della Touchstone Pictures.
The Nightmare Before Christmas ci ricorda che Halloween è l’unica festa in cui i mostri vengono sia accettati che celebrati e questo fa sentire meno sole le persone che, proprio come Jack, si sentono emarginate; inoltre, rammenta che il Natale è l’unica festività capace di far sciogliere anche i cuori più duri.
Questa favola gotica un po’ bizzarra, ma geniale, educativa e moralistica inizia raccontando del mondo di Halloween, del suo re Jack Skeletron, che stanco di urla e paura sprofonda in una crisi esistenziale. Mentre riflette e vaga in un cimitero si ritrova davanti ad alcuni alberi con delle porte a forma dei simboli tipici delle ricorrenze: un cuore per San Valentino, un uovo per Pasqua, una zucca per Halloween, un tacchino per il Ringraziamento e un albero addobbato con festoni natalizi.
Incuriosito dalla porta del Natale, la apre con coraggio ma ne viene risucchiato; si trova così catapultato nel Paese del Natale, dove è tutto innevato, l’atmosfera è gioiosa e Jack rimane ammaliato da una realtà piena di elfi che preparano dolciumi e regali che Babbo Nachele (ad immagine di Santa Claus) porterà ai bravi bambini la notte di Natale.
Conquistato da questa festa, il Re delle zucche decide che sarà lui a preparare il Natale di quest’anno e rincasando struttura il suo piano nell’intento di prendere il posto di Babbo Nachele; ne ordina il rapimento e fa preparare i regali ai mostri e alle creature del Paese di Halloween, facendosi anche confezionare un abito da Babbo Natale, con in aggiunta una slitta trainata da renne scheletrite.
Giunta la notte della Vigilia, con tutte le sue migliori intenzioni, ciò che Jack porta nel mondo reale è solo caos e terrore: i bambini si spaventano ricevendo regali raccapriccianti, la serenità delle famiglie viene sconvolta tanto da spingerle a barricarsi in casa. Le forze militari intervengono crivellando di colpi Jack e distruggendo la sua slitta, insieme al sogno di portare nel mondo il suo Natale.
Jack si rende conto del suo fallimento capendo che ciò che lo identifica davvero, e che solo lui può fare, è vestire i panni di Re delle zucche e che Babbo Nachele è l’unico che può salvare il Natale. Una volta liberato, Babbo Nachele rimedia ai pasticci di Jack, sostituisce gli orribili regali con i suoi e restituisce al mondo reale la serenità e la magia unica del Natale, con tanto di nevicata natalizia.
Burton propone, con rara sensibilità un personaggio che ha il coraggio di scuotersi dal torpore delle rassicurazioni e delle aspettative che gli altri ripongono in lui, esaltando la stranezza come parte fondamentale del vivere.
“Non sforzarti di capirlo, devi solo immaginarlo”, cit. The Nightmare Before Christmas