Gli incendi nei boschi scaturiscono principalmente per due motivi: cause naturali e per mano umana.
Cause naturali possono essere fulmini, in temporali senza pioggia, che colpiscono gli alberi.
Cause umane, possono essere di due tipi: involontarie come ad es. un mozzicone di sigaretta ancora acceso in un bosco, o un fiammifero fumante e sono chiamate azioni dolose o volontarie, cioè colpose.
Non basta, però un fiammifero o un piccolo falò per far scaturire un incendio, ci sono dei fattori che favoriscono l’aumento e l’alimentazione delle fiamme, per esempio il clima, la tipologia di vegetazione, alcune piante, l’altitudine e la quantità di “materiale” incendiabile.
La fiamma è il risultato di tre fattori: ossigeno, carburante e calore. Se manca anche una sola di queste tre cose, il fuoco non nasce.
Ossigeno. Lo contiene l’aria che respiriamo.
Calore. Esistono diverse fonti o azioni che possono generare calore. Per esempio la testa di un fiammifero sfregata contro un muro genera calore, che si trasforma in fiamma grazie all’ossigeno.
Carburante. Il carburante è ciò che brucia. Quasi tutto può bruciare, ma alcuni materiali si infiammano a una temperatura minore rispetto ad altri, quindi sono più infiammabili. Il legno degli alberi è uno di questi.