Era il 1995 quando milioni di genitori accompagnarono i loro figli al cinema per vedere il primo capolavoro Disney-Pixar, capace di guardare il mondo con gli occhi dei giocattoli: Toy Story. Protagonisti della storia sono i giochi di Andy capitanati dal leader Woody, un pupazzo cowboy, la cui supremazia è messa in discussione da Buzz, giocattolo astronauta. Woody in preda alla gelosia decide di sbarazzarsi dell’avversario, ma per una serie di dinamiche sfortunate i due si trovano catapultati nel mondo degli umani, rischiando di venire fatti a pezzi da un ragazzino terribile. Dinanzi a tale destino, i due nemici devono allearsi e salvarsi l’uno con l’altro. Dato lo straordinario successo, Toy Story ha avuto diversi sequel “Toy Story 2. Woody & Buzz alla riscossa” (1999), “Toy Story 3. La grande fuga” (2010) e “Toy Story 4” (2019) – oltre allo spin-off dedicato a Buzz ed intitolato “Lightyear – La vera storia di Buzz” (2022). Con un incasso di circa 400 milioni di dollari durante il suo anno di uscita, Toy Story divenne la terza pellicola di animazione di maggior successo di sempre, preceduto da “Il re leone” e “Aladdin”. Fu il primo lungometraggio di sempre a essere interamente realizzato in CGI (computer-generated imagery), e grazie a Toy Story il mondo fece la conoscenza della simpatica lampada da scrivania che saltella e prende il posto della I nel logo della Pixar. Attraverso le vicende di una vera e propria comunità di giochi, Toy Story affronta tematiche come la crescita, che i giocattoli vivono in parallelo a quella del loro padroncino Andy, la reazione ai cambiamenti, la consapevolezza dei propri limiti e la loro accettazione. Tutto visto dalla prospettiva di una narrazione che arriva dal basso e si rivolge verso l’alto, in maniera mai scontata ma profonda. “Toy Story” è un inno alla fantasia dei bambini, dove i giocattoli, nelle camerette di ciascuno di essi, prendono vita, vivendo avventure e peripezie. I giocattoli di Andy, sono capitanati dallo sceriffo di stoffa Woody e vivono in una sorta di comunità con regole ben precise e ruoli da rispettare. Il compleanno del padroncino è uno dei momenti più delicati dell’anno, dove nuovi giochi ricevuti in regalo dovranno integrarsi nella loro piccola società. Proprio in questa data, Woody si vedrà rubare il titolo di “gioco preferito di Andy” dall’astronauta Buzz Lightyear, esploratore spaziale senza paura e giocattolo di ultima generazione. Questo film insegna ai bambini ad interagire e integrarsi in un gruppo, a capire quali sono le conseguenze del trattare male qualcuno o del discriminarli, sottolineando il valore dell’amicizia fatta di sostegno e responsabilità, con la necessità di riconoscere che tutti commettiamo errori e che dobbiamo rimediare a loro per avere il perdono di tutti.
“Non ha importanza quanto tempo gioca con noi, l’importante è che noi siamo qui quando lui ne ha bisogno”, cit. Toy Story.