Ci sono eventi che sono destinati a diventare ricordi: vengono custoditi nella memoria storica dell’umanità intera, passano attraverso le parole, i racconti e le testimonianze. Esistono poi altri eventi che vorrebbero essere cancellati perché il dolore che restituiscono è così forte da fare sempre tanto male. La vita insegna, però, che dagli errori degli altri uomini, dalla guerra è possibile imparare e riflettere . È dalla nostra memoria collettiva che ritorna questa storia, quella del cane Roselle e del suo padrone Micheal Hingson. L’11 settembre del 2001 Hingson, cieco dalla nascita, si trovava al lavoro presso il settantottesimo piano del World Trade center di New York. Come ogni giorno era in compagnia del suo cane guida Roselle, un labrador color miele. Intorno alle 8.45 il primo aereo si schianta contro l’edificio dove si trovava, colpendo 18 piani sotto di lui. Dopo essersi assicurato che sua moglie e suo staff fossero salvi, Micheal e Roselle scappano percorrendo a piedi 78 rampe di scale, imbattendosi in nuvole di polveri detriti e panico dei lavoratori. Nonostante ciò, Roselle fa strada al suo padrone, portandolo in salvo sino a terra, rifugiandosi presso l’ingresso di una metropolitana. Dopo poco tempo, il secondo aereo distrugge la torre numero due del complesso, provocando ulteriore panico, morte e distruzione. Dopo la caduta i due riemergono dal sottosuolo e Roselle riesce a condurre Micheal a circa 40 isolati dal luogo dell’incidente a casa di un amico. La fedelissima Roselle è stata premiata nel 2002 come eccellenza nella categoria cani guida. È venuta a mancare a giugno del 2011, coccolata dall’amore di Micheal e sua moglie. Dopo la sua morte, Micheal si è dedicato all’educazione dei cani guida, scrivendo libri su Roselle per tenere vivo il suo ricordo nel tempo. Grazie Roselle per aver scritto una pagina di amore in un giorno di guerra. Buon ponte, Alla prossima