La scuola è ricominciata e la merenda da consumare con i compagni è importante. Se vogliamo imparare ad essere più ecologici, partiamo da essa che per aiutare l’ambiente deve essere a impatto zero.
La merenda deve essere ecologica anche nel modo in cui viene portata a scuola, altrimenti tutte le nostre fatiche potrebbero essere del tutto sprecate. Evitiamo, ad esempio l’involucro di alluminio e scegliamo un tovagliolo di stoffa che ha anche la funzione di tovaglietta.
Preferiamo un frutto, un’abitudine ideale per garantire una corretta alimentazione. Se invece vogliamo qualcosa di diverso, optiamo per pane e olio. Il tutto utilizzando un contenitore chiudibile da riutilizzare. Altra valida alternativa è preparare qualcosa fatto in casa: una fetta di torta fatta dalla mamma, magari riutilizzando del pane raffermo avanzato, oppure molto pratici e comodi sono i muffins o i biscotti. Sempre in tema di riduzione dei rifiuti possiamo provare ad applicare lo stesso sistema per i succhi di frutta che piacciono tanto ai bambini e rappresentano sicuramente una buona scelta per l’intervallo. Evitiamo di acquistare la monodose, anche queste vanno a riempire i cestini presenti nelle aule delle scuole. L’alternativa valida è l’acquisto di una piccola bottiglietta riutilizzabile da riempire ogni mattina con del succo acquistato in una grande confezione o meglio ancora fatto in casa!
Da bere non utilizziamo l’acqua in bottigliette di plastica, perché l’acqua del rubinetto in Italia è potabile e quindi la soluzione migliore è scegliere una borraccia da riempire a casa con l’acqua del rubinetto appunto e, nel caso finisca, riempirla direttamente al rubinetto della scuola.
Curiosità
Accade in diversi comuni del salernitano, sostituire nelle scuole le merendine confezionate, di certo meno salutari per i bambini, con la più genuina merenda tradizionale, che ricorre all’utilizzo di prodotti più sani. Nell’intervallo potranno consumare pane e olio. L’obiettivo è quello di favorire buone pratiche alimentari, esaltando i prodotti della Dieta Mediterranea, patrimonio del Cilento.
I comuni che l’hanno proposto sono: San Giovanni a Piro, Roscigno, Santa Marina, Stella Cilento e Caggiano…