È una tartaruga marina che nuota in quasi tutti i mari temperati e tropicali del mondo: Mar Mediterraneo, Mar Nero, Mar dei Caraibi, Oceano Atlantico, Oceano Pacifico e Oceano Indiano.
Il suo habitat cambia nel corso della vita: le uova schiudono sulle spiagge sabbiose, i piccoli si lasciano trasportare dalle calde correnti oceaniche per anni, e gli adulti prediligono le acque profonde e tiepide in prossimità delle coste. Non è raro, però, che si spingano anche a 250 km dalla costa oppure si immergano oltre i 100 m di profondità.
Caretta caretta si distingue dalle altre tartarughe marine per le dimensioni della testa, molto grande in proporzione al corpo.
Gli accoppiamenti avvengono vicino alla costa, nei pressi della spiaggia scelta per deporre le uova. Le femmine si riproducono la prima volta fra i 10 e i 30 anni e, per nidificare, tornano nello stesso luogo dove sono nate. Per farlo possono migrare anche per 5000 km, guidate da un orientamento che ancora oggi gli scienziati non sono riusciti a spiegare fino in fondo.
Prima di deporre le uova, da 110 a 130, la tartaruga scava con le zampe posteriori una buca profonda 50-60 cm, che poi richiude con quelle anteriori. Non si riproducono tutti gli anni, ma durante la stessa stagione depongono fino a 3 covate, a distanza di 15 giorni l’una dall’altra, fecondate sempre da maschi diversi.
Come in tutte le tartarughe, la temperatura di incubazione influenza il sesso dei nascituri. La schiusa è prevista circa 60 giorni dopo e avviene solitamente di notte, quando i piccoli, che misurano circa 5 cm, hanno maggiori possibilità di raggiungere il mare senza essere predati. Solo 1-8 tartarughine su 1000 raggiungono l’età adulta e si stima che in natura la vita media di una tartaruga di mare sia di 30-62 anni, ma potrebbe essere più alta.
La sua capacità di riposare sott’acqua senza respirare per ore e di compiere immersioni lunghe 20 minuti. Normalmente, però, un tuffo dura 4-5 minuti.
Principalmente carnivora, Caretta caretta non disdegna cibi vegetali come alghe e spugne; la sua dieta comprende crostacei, molluschi e pesci mentre i piccoli si nutrono quasi esclusivamente di plancton. Gli adulti sono predati solo dagli squali bianchi e la principale causa del declino della popolazione mondiale sono le catture accidentali con le reti da pesca.
Quando ha paura o è minacciata la tartaruga si chiude dentro la sua casetta, la testuggine che si porta sempre dietro.
Il guscio è un’arma di difesa, in esso si protegge, si ripara dai raggi ultravioletti e resiste al morso dei predatori, ma solo dopo qualche anno dalla nascita. In Cina è stato scoperto un fossile antico 220 milioni di anni, appartenente a un antenato della tartaruga, che era un rettile marino… “seminudo”!Infatti originariamente la tartaruga aveva solo la corazza inferiore: una protezione per la pancia, più esposta agli attacchi dal basso in mare.