Sognavo l’Africa, opera di Kuki Gallmann edita da Mondadori.
Da bambina, a Venezia, Kuki Gallmann sognava l’Africa. Riesce ad andarci da adulta. E con Paolo, il secondo marito, costruisce la sua famiglia e la sua casa in un grande ranch a Nairobi. Quando la morte le strappa Paolo, Kuki resta sola con un figlio quattordicenne e una bambina in arrivo. Poi il morso di un serpente le porta via anche il ragazzo. Ma Kuki ha ancora la forza di lottare per creare la Gallmann Memorial Foundation per la salvaguardia della natura. In nome del marito, del figlio, del comune grande amore per la terra africana. Sembra un romanzo, ma è la vera storia di una donna eccezionale.
Kuki Gallmann è nata vicino a Venezia, vive in Kenya dal 1972. Dopo la tragica morte del marito e del figlio, Kuki rimasta sola con la figlia Sveva e 90.000 acri di terra africana a cui badare ha istituito in loro ricordo la “Gallmann Memorial Foundation” che si propone di creare nel grande ranch di Ol Ari Nyiro un modello di armoniosa coesistenza tra l’uomo e la natura. Nel 1989 il principe Bernardo d’Olanda le ha conferito l’Ordine dell’Arca d’Oro per il contributo alla protezione dei rinoceronti neri e degli elefanti.
Dal libro Sognavo l’Africa (1991), è stato tratto un film nel 2000.
Gli altri suoi scritti: Notti africane (1994), Il colore del Vento (1997) e La notte dei leoni(1999), tutti pubblicati da Mondadori, sono diventati dei bestseller.