Negli ultimi tempi in Europa hanno ricominciato a essere più richiesti e frequentati i treni notturni, che permettono di spostarsi tra le città principali di diversi paesi viaggiando appunto di notte, dormendo in uno scompartimento dedicato.
Prima della pandemia da coronavirus, l’aumento della richiesta per il trasporto su rotaia era stato motivato dalla cosiddetta flygskam, letteralmente la “vergogna di volare”, legata alla consapevolezza dell’inquinamento prodotto dagli aeroplani.
Adesso sui treni notturni viaggiano persone di ogni tipo e fascia d’età, ha spiegato Rieder: da famiglie e giovani che sono disposti a fare un viaggio un po’ più lungo per tutelare l’ambiente, a persone che viaggiano per lavoro e che vogliono risparmiare i disagi che comporta un viaggio in aereo, come il traffico per arrivare in aeroporto e il doversi presentare in largo anticipo per i controlli. Tra le altre cose, «coi treni notturni si può sfruttare la notte per dormire e risparmiare i soldi che si sarebbero spesi per un hotel».
Varie compagnie pubbliche che offrono già la possibilità di viaggiare sui treni notturni hanno detto di voler migliorare ed espandere il servizio, mentre altre contano di ricominciare a farlo, e allo stesso tempo sono comparse anche alcune compagnie private che puntano a offrire un servizio più lussuoso