La nuova edizione del dizionario Treccani, il dizionario più autorevole italiano, per promuovere la parità di genere introduce anche le forme femminili di nomi e aggettivi tradizionalmente registrati solo al maschile.
E così termini come “architetta”, “notaia”, “medica” e “soldata” da adesso possono tranquillamente essere declinati al femminile in una lingua italiana che è in continua evoluzione e deve stare al paso con i tempi.
La novità iniziale per chi aprirà il volume riguarderà gli aggettivi. Cercando “bello” o “adatto”, per esempio, si troverà in grassetto, anche la sua forma femminile. Grazie all’ordine alfabetico, quindi, si troverà “bella, bello” e “adatta, adatto”. Infine i nomi identificativi di professioni, per tradizione maschili, avranno un’autonomia lessicale: notaia, chirurga, medica, soldata.
Inoltre nel volume entrano anche dei neologismi come smart working, lockdown, reddito di cittadinanza, rider, terrapiattismo dad, infodemia, lavoro agile, termoscanner, transfobia.
Il dizionario inoltre indica nuovi esempi di utilizzo delle parole e mette in evidenza il carattere offensivo di modi di dire lesivi della dignità. Per tutti i nuovi esempi ci si è basati su materiali tratti da internet, giornali, blog, documenti, libri, commenti (rivisti e corretti) sui social.
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