La Corona inglese è una delle monarchie più longeve del mondo ed Elisabetta II ne incarna appieno il senso.
La regina Elisabetta, giunta a festeggiare il Giubileo di Platino con i suoi 70 anni dedicati al servizio della Corona britannica, ha fronteggiato le grandi trasformazioni sociali ed economiche che hanno caratterizzato il secolo scorso e continua ad affrontare le sfide e le crisi del nostro tempo, sopravvivendo a scandali famigliari e lutti.
Il profondo senso del dovere e la forza di carattere di Elisabetta sono noti ai più, ma forse non tutti conoscono quale sia l’origine del nome dell’attuale famiglia reale, ovvero Windsor.
In origine il nome della casa reale inglese era Sassonia-Coburgo-Gotha che indicava un ramo minore della millenaria casata sassone dei Wettin, una dinastia tedesca. Nel 1917, durante la Prima guerra mondiale, quando tra i sudditi britannici era diffuso un forte sentimento antitedesco, re Giorgio V, figlio di Edoardo VII e nipote della regina Vittoria, decise di assumere il cognome inglese Windsor al posto di quello di Sassonia-Coburgo-Gotha, ispirandosi alla località di Windsor, dove sorge l’omonimo castello di origine medievale.
Nel 1960 fu proprio la sovrana Elisabetta II a confermare per sé e per i propri figli il cognome di Windsor.
Oggi Elisabetta, nel rinnovare il suo “patto” con i sudditi, guarda al futuro della casata reale: i Windsor continueranno a lungo a servire il popolo britannico che, si augura la regina, sarà in grado di sostenere il futuro re Carlo e la sua consorte Camilla.