L’infanzia è scandita dal tempo condiviso con gli amici. Ogni generazione ha inventato i propri giochi e passatempi, lasciandosi trasportare dalla fantasia e mettendo al centro delle proprie narrazioni lo scontro tra il Bene e il Male.
Negli anni Settanta l’immaginario ludico di bambini e ragazzi fu influenzato dal debutto nelle sale cinematografiche di “Star Wars”, film d’avvio di una lunga saga del regista George Lucas.
Era il 25 maggio 1977 quando la proiezione del film, campione d’incassi con oltre 178 milioni di biglietti venduti, destò stupore per l’utilizzo di effetti speciali. Gli spettatori furono proiettati in una galassia imprecisata e in un tempo indeterminato, appassionandosi alle vicende di Luke Skywalker e del misterioso e malvagio Dart Fener, coinvolti in straordinari duelli a colpi di spade laser.
Nel film la lotta tra l’Alleanza Ribelle e l’Impero Galattico dispotico e mortifero si intreccia con le scelte compiute dalla giovane e coraggiosa principessa Leila, alla ricerca del cavaliere jedi Obi-Wan Kenobi, e da Ian Solo, contrabbandiere e pilota dell’astronave Millennium Falcon, che, col suo amico Chewbecca, si unirà alle forze del Bene.
Uno degli aspetti più coinvolgenti della vicenda di Guerre Stellari è quello della Forza, un campo di energia vitale che abbraccia l’universo e lega tra loro tutti gli esseri viventi. La Forza, percepita dai Jedi, dona loro poteri straordinari, necessari per proteggere la galassia e per contrastare i piani di coloro che ne sfruttano il lato oscuro per sete di potere.
Il lato oscuro della Forza non è altro che una metafora del libero arbitrio dell’uomo, in costante bilico tra il fascino del male e la difficile ricerca del bene e della verità. Per questo motivo la saga di Lucas continuerà ad appassionare le nuove generazioni che, nei loro giochi, non smetteranno di pronunciare le parole “May the Force be with you”, “Che la Forza sia con te”.
di Ilaria Lembo