Era un giorno normale nella scuola di Luca e Sofia.
La maestra aveva appena distribuito i quaderni quando, all’improvviso, un bagliore riempì la classe.
Sul banco comparve una piccola Terra blu e verde che cominciò a parlare:
«Ciao bambini! Ho bisogno del vostro aiuto. Diventerete i guardiani della natura. Per riuscirci dovrete superare cinque missioni. Siete pronti?»
I bambini si guardarono emozionati e risposero tutti insieme: «Sììì!»
La maestra allora sorrise e disse: «Prima però vi faccio vedere una cosa speciale: le meraviglie della realtà aumentata.»
Accese il tablet e lo puntò verso il libro di scienze.
Improvvisamente, sopra le pagine apparve un albero in miniatura che muoveva le foglie al vento.
I bambini rimasero a bocca aperta.
La maestra spiegò con parole semplici: «La realtà aumentata è una magia che unisce il mondo vero con immagini nuove che compaiono sullo schermo. Guardate: qui c’è il libro vero, ma grazie al tablet e alla tecnologia potete vedere anche l’albero. Non è davvero sulla pagina, ma sembra esserci. Con la realtà aumentata possiamo studiare e giocare allo stesso tempo.»
I bambini applaudirono.
Ora erano pronti per le missioni.
Dal libro di scienze spuntò un globo 3D che tossiva: «Mi manca aria pulita…»
I bambini usarono la realtà aumentata e, girando per la classe, trovarono immagini che si trasformarono in alberi e fiori luminosi.
Ogni volta che li posavano sul globo, la Terra tornava più verde e rideva felice.
Poi una mappa si animò: dal banco di Sofia sbuffava un piccolo vulcano.
«Sono vivo! Ma chi sa dire se sono attivo o dormiente?»
Con un tocco, grazie alla realtà aumentata, il vulcano eruttò in miniatura: la lava scendeva come luce rossa che non bruciava.
«Bravi, siete piccoli geologi!» disse il vulcano.
D’un tratto un cuore rosso e pulsante comparve davanti a loro.
Batteva forte: tum-tum, tum-tum.
I bambini, osservandolo con la realtà aumentata, potevano aprirlo, scoprire atri e ventricoli e imparare come il sangue corre veloce come un fiume.
«Questo motore speciale tiene in vita gli esseri umani. Ora lo conoscete anche voi!»
Dalla cartella di Marco spuntò un quadro: la Gioconda che sorrideva.
«Ciao, piccoli artisti. Guardate bene: quali colori vedete? Quali emozioni vi trasmetto?»
Grazie alla realtà aumentata, la Gioconda sembrava muoversi e parlare davvero.
I bambini si misero a discutere e scoprirono che anche un dipinto può raccontare storie se lo osservi con il cuore.
Alla fine apparve Robby, un robot buffo e brillante.
«Ho bisogno di voi! Dove va questa mela? E questa bottiglia di plastica?»
Ogni volta che sbagliavano, Robby faceva smorfie e rideva: «Ops, non lì!»
Ma quando i rifiuti andavano al posto giusto, il robot, attraverso la realtà aumentata, ballava di gioia.
Completate tutte le prove, la Terra ricomparve sorridente.
Un ponte di luce e colori attraversò la classe, unendo tutti i bambini.
«Avete studiato, giocato e rispettato i miei segreti. Con le meraviglie della realtà aumentata avete scoperto quanto è bello imparare. Siete veri guardiani della natura!»
Ogni bambino ricevette un piccolo simbolo: una foglia, un sole, una goccia o un fiore.
E da quel giorno, nessuno in quella scuola dimenticò che imparare può essere un’avventura… e che proteggere il pianeta è la missione più bella di tutte.

