Tutto ebbe inizio dalle righe del libro dell’autrice P.L. Travers, per diventare poi un lungometraggio di successo voluto da Walt Disney, con Julie Andrews e Dick Van Dyke come protagonisti della storia di una bambinaia speciale che volava sui tetti delle case londinesi.
Era il 1964 quando la parola supercalifragilistichespiralidoso spargeva ovunque meraviglia e leggerezza: era l’inizio di un mito che sarebbe diventato un vero fenomeno culturale. Oggi, sessant’anni dopo, la tata magica si conferma un’icona della storia cinematografica: la voce cristallina, il volto dolce ed un temperamento carismatico, permisero a Julie Andrews di donare a Mary Poppins un incanto perpetuo nel tempo. Quel ruolo fece vincere alla Andrews l’Oscar come Miglior Attrice Protagonista, ma non solo: la colonna sonora batté i Beatles ed i Rolling Stones nelle classifiche musicali ed un nuovo vocabolo fu aggiunto ai dizionari: “la parola più lunga che ci sia”. Un successo a tutto tondo.
Il 27 agosto di sessant’anni fa, usando un ombrello come paracadute, planava sui tetti di Londra una signorina rigorosamente vestita, con una valigia piena dell’inimmaginabile ed una missione da compiere: riportare il sorriso nel cuore di una famiglia. Lei era Mary Poppins, un personaggio diventato simbolo concettuale di rigore e dolcezza, capace di “educare” generazioni. La storia racconta di un’insolita governante che trasformò il grigiore quotidiano della famiglia Banks in colori più che brillanti.
Mary Poppins si afferma tra i film classici hollywoodiani col suo mix tra musical, animazione e trasbordante sentimentalismo: fu uno dei primi lungometraggi ad utilizzare effetti speciali all’avanguardia per la sua epoca. Ne sono un esempio le figure animate che interagiscono con il live-action – come il ballo con i pinguini o il giro “fabuloso” con i cavalli della giostra- le discese aeree con l’uso dell’inseparabile ombrello realizzate con cavi invisibili e poi lei, la famosa borsa di tappeto che tutti desiderano, da cui fuoriusciva di tutto.
Il vero successo del mondo di Mary Poppins resta indelebilmente l’amore del suo pubblico: resta sempre una magia tornare al numero 17 di Viale dei Ciliegi, facendosi accogliere dallo spirito della Poppins, con la sua gentilezza e semplicità, riscoprendo la gioia dei piccoli gesti come un volo d’aquilone o un verso buffo cantato in compagnia; il piacere resta il ricordo del tempo condiviso con chi si ama, la più grande ricchezza che si possa desiderare.