Lo scorso 16 agosto si è festeggiato San Rocco al quale è stato attribuito il ruolo di protettore di tutti i cani del mondo. Nella storia di oggi faremo un salto nel passato e scopriremo le origini e la vita di questo illustre personaggio. San Rocco visse nel periodo più buio della storia: il Medioevo. E’ nato in Francia, a Montpellier, da una famiglia nobile ed era uno studente di medicina. In seguito alla sua vocazione, decise di aiutare e sostenere i bisognosi viaggiando e vivendo da pellegrino. Era devoto a San Francesco d’Assisi che divenne per lui un esempio e modello da seguire durante le sue infinite missioni. Arrivò in Italia e si trattenne in diversi luoghi per dedicarsi ai poveri e gli ammalati di peste, alla stessa stregua di San Francesco. La leggenda narra che, in uno dei suoi viaggi, si ammalò di peste e fu costretto a rifugiarsi in una grotta e vivere di stenti. Un cane gli si avvicinò e gli prestò le sue cure leccandogli le piaghe e portandogli del pane rubato al suo padrone. Non lo abbandonò mai; dopo pochi giorni il Santo guarì e il cane visse al suo fianco per sempre. Per questo motivo viene considerato l’angelo custode dei cani e l’iconografia sacra lo rappresenta sempre con questo animale. Si tramanda inoltre che il cane che lo accudì fosse un Epagneul Breton, una razza francese specializzata nella caccia. Nelle numerose immagini il Santo appare con diversi cani, proprio per sottolineare come la fedeltà del cane verso l’uomo fosse un assunto fondamentale per la sua missione verso il prossimo.
“San Rocco è quel mendico che un cane ha per amico, un cane spelato, bastardo ma di bellissimo sguardo. Un cagnino che va zoppo con cacciator senza schioppo perché di anime è cacciatore
San Rocco servo del Signore.”
Tratto da “San Rocco” di Renzo Pezzani
Alla prossima!