Jenga è tra i classici giochi da tavolo senza tempo che si adatta a tutte le età, richiedendo solamente abilità e strategia nel rimuovere i blocchi da una torre senza farla crollare. Questo passatempo è molto semplice da imparare, ma è difficile da padroneggiare perché i giocatori devono essere attenti e concentrati per evitare di far cadere la costruzione. Il gioco è divertente e può essere molto competitivo affermandosi un ottimo momento di allegria per le famiglie e gli amici.
Il nome del gioco proviene dalla lingua swahili, dove jenga significa “costruisci!”, imperativo del verbo kujenga. Cosa viene costruito in questo gioco? Un’altissima torre ovviamente, finché non cade.
L’ inventrice del gioco fu Leslie Scott nel 1983, autrice di giochi britannica, la quale affrontò la questione della costruzione in un’ottica particolare: costruire a Jenga richiede saggezza. L’idea del gioco è nata nella famiglia Leslie all’inizio degli anni ’70 e prevede che ogni blocco sia lungo tre volte la sua larghezza e la sua altezza sia circa la metà della sua larghezza.
La scatola di gioco comprende 54 blocchi di legno per costruire una torre alta 18 piani. Ogni piano è formato da tre mattoncini posti vicini e paralleli tra loro, mentre i blocchi di ogni piano successivo sono disposti perpendicolarmente a quelli del piano precedente: il regolamento prevede di costruire la torre alternando i mattoncini a gruppi da 3: 3 orizzontali, 3 sopra verticali e ancora, 3 sopra orizzontali e 3 verticali e così via. Lo scopo del gioco è quello di non far crollare la torre man mano che a turno, ogni giocatore, estrae il suo mattoncino.
Se avete una mano sufficientemente ferma per estrarre l’ultimo mattoncino, prima che l’intero edificio rovini a terra, sarete voi i campioni indiscussi di JENGA.
La prima mossa del turno viene effettuata dal giocatore che ha costruito la torre, poi il gioco procede in senso orario. Ciascun giocatore, nel suo turno, deve rimuovere con attenzione un blocco dalla torre estraendolo da un punto qualsiasi più basso del piano più alto completato, per poi posizionare il blocco in mano in cima alla torre. Il blocco deve essere posizionato ad angolo retto rispetto ai blocchi sottostanti. Durante la partita, la torre diventa sempre più instabile e delicata, così quando uno dei giocatori sottrae il pezzo che la fa crollare, avrà perso. Il vincitore del gioco è colui che ha giocato prima del perdente.
Jenga è un gioco che si può giocare da soli o in compagnia, infatti non c’è un limite massimo di partecipanti, però, se si è magari in tanti è facile che l’ultimo neanche arrivi a giocare o che comunque faccia pochissimi turni.
Per svolgere al meglio questo gioco si richiede abilità, attenzione e fortuna per sfidare la gravità e la stabilità della torre. Chi riuscirà a sfilare sempre più mattoncini senza farla crollare?