Una grande area protetta nell’appennino tosco-romagnolo, comprendente boschi e foreste tra i più estesi e meglio conservati d’Italia, custode di un elevato patrimonio floristico e di una fauna di grande interesse che annovera il lupo e l’aquila reale tra i grandi predatori e diverse specie di ungulati. Le foreste e i numerosi ambienti naturali fanno da cornice ai segni di millenaria presenza dell’uomo: borghi, mulattiere e soprattutto due santuari di assoluto fascino come Camaldoli e La Verna. È il parco più verde d’Italia e d’autunno si tinge di mille colori, tanto che è uno dei luoghi migliori per ammirare lo spettacolo delle foglie che si tingono di tutte le sfumature del rosso, giallo e arancione.
La superficie del Parco si estende per oltre 38mila ettari, dal Monte Falterona a nord al Passo dei Mandrioli a sud e il paesaggio cambia tra un versante e l’altro: dolce quello toscano ripido e accidentato quello romagnolo. Gli splendidi boschi nascondono eremi e monasteri, come La Verna e Camaldoli, scelti nell’antichità come luoghi ideali per coltivare la spiritualità e la meditazione, immersi nella natura e lontano dalle insidie del mondo.
Nel Parco si possono ammirare cascate fiabesche come quella dell’Acquacheta, descritta da Dante nella Divina Commedia, ma anche luoghi splendidi come Castagno d’Andrea, splendido borgo immerso nei boschi di secolari castagni coltivati per la produzione di marroni che un tempo costituivano la base alimentare della gente di montagna.

