Presso il Parco Nazionale dello Stelvio è stato inaugurato il nuovo centro visitatori “avimundus” per la valorizzazione del territorio e per dare maggiore sensibilità e promozione alla scoperta di un uccello “ gipeto” riscoperto dopo 100 anni.
Scomparso dall’arco alpino circa 100 anni fa, è stato reintrodotto in territorio altoatesino nell’Alta val Martello nel 2017 grazie ad un progetto internazionale.
Quello che in passato era un punto informativo ora è il quinto Centro visite del Parco nazionale dello Stelvio dedicato all’avifauna locale, con una nuova sede ed un’area espositiva più estesa.
Presso il Centro visite avimundus, accanto alle informazioni generali sul Parco Nazionale dello Stelvio, è possibile ottenere una panoramica completa sugli uccelli che popolano il territorio del parco, sui loro habitat e sulla loro biologia diversificata.
Le diverse specie di uccelli sono presentate in modo chiaro, dalle uova al piumaggio al canto, e associate al loro habitat, in modo tale che vengono fornite tutte le informazioni relative a nidificazione e allevamento.
Un punto focale delle nuove aree espositive di avimundus è il gipeto.
Ogni anno, se le covate hanno successo, vengono organizzate visite guidate per vedere dal vivo i primi tentativi di volo dei giovani gipeti.
Scheda tecnica:
Il Parco nazionale dello Stelvio, si trova in Trentino Alto Adige ed è uno dei più antichi parchi naturali italiani, istituito nel 1935.
si estende nel cuore delle Alpi centrali e comprende l’intero massiccio montuoso dell’Ortles-Cevedale con le sue vallate laterali. Si tratta di uno dei territori protetti più grandi ed interessanti d’Europa dove troviamo tutte le possibili formazioni alpine, dai ghiacciai di alta quota (Ortles 3905 m) agli alpeggi e alle terrazze fino al fondovalle (Laces 650 m). Dal punto di vista faunistico sono presenti una trentina di specie di mammiferi, 131 specie di uccelli, diversi rettili ed anfibi, alcuni pesci e moltissimi invertebrati. Le presenze più significative sono quelle del cervo e del capriolo ed, a quote maggiori, quella del camoscio, distribuito sull’intero areale del Parco; lo stambecco è presente in Val Zebrù. Inoltre marmotte, scoiattoli, lepri alpine, ermellini, martore, faine, tassi e volpi. Tra i tetraonidi sono presenti galli cedroni, galli forcelli e francolini di monte ed a quote superiori, altri galliformi, come pernice bianca e coturnice. Altra presenza importante è quella dell’aquila reale, simbolo del Parco e, recentemente ricomparso, il gipeto.

