Il Parco Nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e Alburni è il secondo parco per dimensione in Italia ed è al 13° posto nella classifica dei Parchi Nazionali più amati dai viaggiatori di tutto il mondo.
Dal 1998, assieme ai siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula, è uno dei siti italiani riconosciuti dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Il Parco Nazionale è stato istituito nel 1991, dal 1997 è riconosciuto “Riserva della biosfera” e nel 2010 è diventato “Geoparco”.
Si estende dalla costa del Mar Tirreno fino ai piedi dell’Appennino campano-lucano, comprendendo le cime degli Alburni, del Cervati e del Gelbison.
I segni più antichi della presenza dell’uomo nel Cilento risalgono al Paleolitico medio, la presenza dell’Uomo primitivo è tangibile ancora oggi tra le grotte costiere tra Palinuro e Scario, le Grotte di Castelcivita e nelle Grotte dell’Angelo Pertosa nel Vallo di Diano.
Il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano ospita circa 1800 specie diverse di piante autoctone spontanee. La più nota tra queste specie è la Primula di Palinuro.
Il Parco è ricco di aree costiere e montane, fiumi e ruscelli, rupi e foreste.
Il mare del Cilento include le spiagge del Parco, l’Area marina protetta Costa degli Infreschi e della Masseta, e Punta Spinosa. Tra le spiagge più belle del Cilento ci sono, Cala degli Infreschi a Camerota la Spiaggia di Trentova ad Agropoli, la Spiaggia di Pollica, la Spiaggia dell’Arco Naturale di Palinuro.
La Primula di Palinuro, il simbolo del P.N.C.D.A.
Primula palinuri Petagna vive in anfratti. L’area di questa specie si estende soltanto su circa una cinquantina di chilometri di costa tra Capo Palinuro a Marina di Camerota, Punta degli Infreschi, Punta Caina presso Maratea, Fiuzzi e Scalea, includendo pure la vicina isola di Dino.
Per il portamento quasi suffruticoso, la fioritura precoce, l’habitat marittimo e le brattee fortemente sviluppate essa ha una posizione estrema fra le Primule europee e forse mantiene, meglio delle specie alpine, più fortemente differenziate, un carattere ancestrale tardo –terziario. Per la sua rarità e bellezza essa merita un posto d’onore tra gli endemismi del meridione. (Flora d’Italia, S. Pignatti)
I templi di Paestum
L’antica Poseidonia, Paestum, fu fondata dai Greci intorno al 650 a.C. Le mura, il foro romano e i tre templi greci rappresentano gli elementi più importanti di questi scavi archeologici in stile dorico. I templi che si possono ammirare sono quello di Hera, noto come “Basilica”, il più antico, che risale al VI secolo a.C., quello di Nettuno, 450 a.C., il maggiore e meglio conservato e quello di Cerere, 510 a.C., restaurato dai romani e poi adibito a chiesa bizantina. Per approfondirne la storia e gli aspetti archeologici nel Museo Archeologico Nazionale, ci sono testimonianze pittoriche tra cui la “Tomba del Tuffatore”, esclusivo esempio di pittura greca divenuto il simbolo di Paestum.
Gli Scavi di Velia
Altra “polis” della Magna Grecia è Elea-Velia, fondata dai coloni greci nel 540 a.C., divenuta rapidamente uno dei centri più influenti del mondo antico.
Tra le motivazioni che rendono la città patrimonio dell’umanità troviamo la Scuola Eleatica, fondata da Senofane di Colofone e che ebbe tra i suoi allievi Parmenide e Zenone. Qui è ancora possibile osservare i resti delle imponenti mura in pietra, tra cui la rilevante Porta Rosa (350 a.C.), il più antico esempio di architettura greca con arco a tutto sesto. Nell’Acropoli inoltre si trovano ancora costruzioni civili ellenistiche e le fondamenta di un tempio.
La Certosa di San Lorenzo a Padula
La sua costruzione, iniziata nel 1306, si è protratta nei secoli fino alla fine del Settecento, rendendo la struttura complessa e articolata a livello stilistico. Oggi la Certosa ospita al suo interno il Museo Archeologico Provinciale della Lucania Occidentale, scrigno di preziose collezioni di reperti provenienti dagli scavi di Padula e di Sala Consilina.
Riserva Biosfera
Riserva della biosfera è una qualifica internazionale assegnata dall’UNESCO per la conservazione e la protezione dell’ambiente all’interno del Programma sull’Uomo e la biosfera – MAB (Man and Biosphere). Le riserve della biosfera sono aree di ecosistemi terrestri, costieri e marini in cui, attraverso un’appropriata gestione del territorio, si associa la conservazione dell’ecosistema e la sua biodiversità con l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali a beneficio delle comunità locali.
Geoparco
Un Geoparco riconosciuto a livello internazionale è un territorio che possiede un patrimonio geologico particolare ed una strategia di sviluppo sostenibile. Ha confini ben definiti e sufficiente estensione per consentire uno sviluppo economico efficace del comprensorio.

