Molti protagonisti dei nostri cartoni più amati sono paladini della libertà. Ricordate Nemo? E la principessa Ribelle Merida? Nemo si avventura da solo nell’oceano, disubbidendo ai suoi genitori, per curiosità e sete di libertà e Merida rifiuta di sposarsi, opponendosi al volere della famiglia e del clan, perché è una ragazza che sa bene quello che vuole. In entrambi i film c’è un lieto fine ed una lezione. Marlin, padre di Nemo, comprende di essere stato troppo protettivo con il figlio, non lasciandolo libero di scoprire il mondo e Merida ottiene dalla regina madre la libertà di scegliere di governare da nubile. Sia Nemo che Merida però comprendono anche che l’amore dei genitori è incondizionato, non importa quanto si possa sbagliare. Ognuno di noi, come Nemo, Merida, Ariel, Simba, Mulan, ha il diritto di essere libero e di pensare con la propria testa per comportarsi poi secondo coscienza.
Insieme alla libertà entra in gioco nella nostra vita anche una nuova importante amica dei diritti: la responsabilità. Questa signora un po’ seriosa, che gira con un lungo cappotto rosa, va a braccetto con la libertà, che io immagino indossare un giallo frac.
Eccoli che camminano fianco a fianco, una volta li ho incontrati e mi hanno detto: “I più grandi doni che puoi dare ai tuoi figli sono le radici della responsabilità e le ali della libertà.”
Perché solo “assumendoci la responsabilità” delle nostre parole, delle nostre azioni e del nostro sentire possiamo essere liberi, anche quando nel mondo esterno non troviamo nulla che risponde esattamente ai nostri bi-sogni.